Le parole del consumatore: Additivi alimentari
Gli additivi alimentari sono dei veri e proprie ingredienti, in alcuni casi insostituibili. C’è li considera nascosti nelle nostre tavole ma in realtà sono molto ben evidenziati nelle etichette. Ecco come riconoscerli.
Bello, croccante o morbido, cremoso e perfettamente spalmabile, dolce ma senza zucchero. Il cibo non è solo buono e nutriente. Quello industriale si offre al consumatore con le più svariate caratteristiche e in grado di soddisfare sempre più numerosi gusti e desideri dei consumatori. E non è solo grazie ad alchimie di ingredienti o della loro tipicità, ma spesso il merito va agli additivi alimentari. Secondo la normativa europea gli additivi alimentari sono sostanze abitualmente non consumate come alimento in sé e non utilizzate come ingredienti caratteristici di alimenti, con o senza valore nutritivo. L’aggiunta di additivi negli alimenti avviene per uno scopo tecnologico nella fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel trattamento, nell’imballaggio, nel trasporto o nel magazzinaggio degli stessi.
Quali sono gli additivi che possiamo trovare negli alimenti?
Soltanto gli additivi alimentari inclusi nell’elenco comunitario possono essere immessi sul mercato. Scopriamo insieme i più comuni:
1. Edulcoranti: conferiscono un sapore dolce agli alimenti o come edulcoranti da tavola;
2. Coloranti: conferiscono un colore a un alimento o ne restituiscono la colorazione originaria;
3. Conservanti: prolungano la durata di conservazione degli alimenti proteggendoli dal deterioramento provocato da microorganismi e/o dalla proliferazione di microorganismi patogeni;
4. Antiossidanti: prolungano la durata di conservazione degli alimenti proteggendoli dal deterioramento provocato dall’ossidazione, come l’irrancidimento dei grassi;
5. Acidificanti: aumentano l’acidità di un prodotto alimentare o gli conferiscono un sapore aspro;
6. Regolatori dell’acidità: modificano o controllano l’acidità o l’alcalinità di un prodotto alimentare;
7. Antiagglomeranti: riducono la tendenza di particelle individuali di un prodotto alimentare ad aderire l’una all’altra;
8. Emulsionanti: rendono possibile la formazione o il mantenimento di una miscela omogenea di due o più fasi immiscibili, come olio e acqua;
9. Sali di fusione: disperdono le proteine contenute nel formaggio realizzando in tal modo una distribuzione omogenea dei grassi e altri componenti;
10. Esaltatori di sapidità: esaltano il sapore o la fragranza esistente di un prodotto alimentare;
11. Agenti gelificanti: danno consistenza ad un prodotto alimentare tramite la formazione di un gel;
12. Agenti di rivestimento: conferiscono alla parte esterna di un prodotto un aspetto brillante o forniscono un rivestimento protettivo;
13. Agenti umidificanti: impediscono l’essiccazione degli alimenti contrastando l’effetto di una umidità atmosferica scarsa;
14. Gas d’imballaggio: gas differenti dall’aria introdotti in un contenitore prima, durante o dopo aver introdotto in tale contenitore un prodotto alimentare;
15. Agenti lievitanti: liberano gas e in questo modo aumentano il volume di un impasto o di una pastella;
16. Stabilizzanti: rendono possibile il mantenimento di una dispersione omogenea di due o più sostanze immiscibili in un prodotto alimentare;
17. Addensanti: aumentano la viscosità di un prodotto alimentare.
Come riconoscerli in etichetta
Gli additivi alimentari sono identificati da un numero preceduto dalla lettera E. Le etichette dei prodotti riportano sia la categoria dell’additivo nell’alimento finito (coloranti, conservanti, addensati) sia la sostanza specifica usata, utilizzando il riferimento al relativo numero E oppure alla sua denominazione (ad esempio E 968 o Eritritolo). L’attribuzione di un codice E a un additivo significa che l’additivo ha superato i test di sicurezza ed è stato autorizzato all’uso. Nell’esempio riportato nella foto, nella lista degli ingredienti sono presenti diversi additivi, in particolare ben in evidenza notiamo gli emulsionanti e gli esaltatori di sapidità. Entrambe indicati con la loro categoria (emulsionanti ed esaltatori di sapidità) e con il codice numerico preceduto dalla lettera E.
Nel caso di specie si tratta dei seguenti additivi:
• Emulsionanti: E322 – Lecitine; E475 – Esteri poligliceridi degli acidi grassi;
• Esaltatori di sapidità: E621 – Glutammato monosodico; E627 – Guanilato disodico; E631 – Inosinato disodico.
Come vengono autorizzati?
Gli additivi alimentari per poter entrare in commercio devono superare una procedura di autorizzazione nella quale gioca un ruolo primario l’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. La procedura inizia con una richiesta da una parte interessata alla Commissione europea. La domanda deve essere corredata da dati scientifici per poter avviare la valutazione di sicurezza da parte dell’Efsa. A seguito del parere dell’Authority, la Commissione Ue esamina la proposta e in caso di esito positivo parte l’iter europeo che può concludersi con un diniego oppure positivamente con l’inserimento dell’additivo alimentare nell’elenco degli additivi alimentari autorizzati nell’UE di cui al regolamento CE 1333/2008.