Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente di Movimento Consumatori, Alessandro Mostaccio, a seguito dell’articolo apparso su Help Consumatori il giorno 19 gennaio sulla questione Veneto Banca/Intesa SanPaolo. A seguire, la risposta del Direttore, Antonio Longo.

“Spett.le redazione,

vi scrivo perché sono rimasto basito dal leggere l’articolo qui sotto riportato. In particolare la ‘discrasie’ tra il titolo e quanto affermato dal presidente nazionale di Federconsumatori (che in realtà dice: “sarebbe stato meglio impugnare la legge”. e quindi ci dà ragione, visto che la corte costituzionale è il giudice delle leggi in Italia) e dal pres regionale di Adiconsum sono davvero inspiegabili. Anche Rigobon si sofferma su alcuni aspetti processuali che sono veri e che nulla c’entrano con la richiesta di citare come responsabile civile Banca Intesa.

Creare delle notizie per mettere in difficoltà il fronte delle AA.CC.in una vicenda così importante non è serio. Mi aspetto delle spiegazioni e delle scuse, meglio una rettifica. In questo caso direi che potete solo vergognarvi. Cosa dobbiamo fare? chiedere a tutte le AA.CC. di non rispondervi più al telefono? Devo chiedere a Viafora e Rigobon che cosa gli avete domandato?

Con sana amarezza

Alessandro Mostaccio”

 

Caro Mostaccio,

Sono basito anche io per il “tono” della tua lettera, ma anche per il suo contenuto e le modalità.

Anzitutto per il fatto che a rilevare eventuali “discrasie“, come tu le chiami, tra il titolo e il contenuto delle dichiarazioni di Viafora (Federconsumatori) e Rigobon (Adiconsum), non sono i diretti interessati che pure avrebbero potuto legittimamente rilevarlo, chiedendo di poter precisare e puntualizzare, ma sei tu come rappresentante dell’associazione sulla cui iniziativa abbiamo chiesto il loro parere. A tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di rettifica, che eventualmente pubblicheremo come sempre abbiamo fatto.

Può essere, come spesso capita in tutte le redazioni, che il titolo non esprima con sufficiente chiarezza il contenuto dell’articolo, ma la necessità di sintetizzare in poche battute le tante notizie contenute nel pezzo a volte costringe a fare scelte di sottolineatura.

La “notizia” che a noi è parsa rilevante, accanto alla vostra richiesta di estendere il riconoscimento di responsabilità anche a IntesaSanPaolo, è il fatto che non siete stati seguiti da nessuna altra associazione, almeno per quanto ci risulta.

Capisco che questo possa essere motivo di irritazione e/o delusione da parte tua. Ma nulla ti autorizza ad attribuire alla redazione di Help addirittura la responsabilità di “creare delle notizie per mettere in difficoltà il fronte delle AA.CC. in una vicenda così importante”.

Non ho bisogno di spendere molte parole per liquidare questa tua gratuita illazione, per la quale addirittura chiedi “spiegazioni e scuse, meglio una rettifica”. Addirittura ci dici che possiamo “solo vergognarci”!   

Le migliori spiegazioni le dà la storia giornalistica di Help Consumatori in 15 anni di lavoro: oltre 37.500 notizie riguardanti i consumatori;  più di 5mila cittadini, aziende, istituzioni pubbliche, strutture  territoriali delle associazioni (compresa MC) che ci seguono quotidianamente.

Mai nessuno ci ha accusato di tendenziosità, false notizie, errori gravi. Una sola querela per diffamazione, da parte di un “boss” mafioso, su cui avevamo pubblicato la notizia fornita da Ministero Interni e Ministro Giustizia del sequestro dei beni, poi destinati a servizi pubblici. Querela archiviata.

Quanto alla tua “minaccia” finale di “chiedere a tutte le AA.CC. di non rispondere al telefono” e di “chiedere a Viafora e Rigobon che cosa gli abbiamo domandato” è inqualificabile e non merita replica perchè si commenta da sola.

Distinti saluti,

Antonio Longo

Direttore Help Consumatori


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