Ieri, 12 dicembre, è entrato in vigore l’orario invernale di Trenitalia. Fin qui tutto regolare, ad eccezione del fatto che con l’introduzione dei nuovi orari, molti treni sono spariti dalla tabella, provocando non pochi disagi a coloro prendono il treno ogni giorno per lavoro o studio. L’hanno chiamata riorganizzazione, in realtà si tratta dei soliti tagli ai treni”, commenta Federconsumatori. Sono ben 10 le corse regionali sulla linea Fl7 Roma-Latina-Formia che mancano all’appello. Inoltre, il piano di riorganizzazione ha visto anche la formale «assegnazione» della tratta ferroviaria Formia-Minturno al servizio trasporti ferroviari della Campania.

La Regione Lazio aveva annunciato una ottimizzazione del servizio dalla Capitale verso le province che si è invece tradotta nell’annullamento di diversi treni nella fascia oraria di punta tra le 16 e le 19, complicando notevolmente il rientro a casa dei lavoratori e degli studenti pontini. Trenitalia sostiene che si è occupata solo di redigere la proposta, ma poi l’offerta vera e propria dei collegamenti spetta alla Regione Lazio che in queste ore ha asserito che si tratta di un esperimento che comunque rimarrà in vigore sino a giugno 2017 (termine dell’orario invernale).

Questa soppressione sta creando notevoli difficoltà alle persone che per lavoro-studio ecc. utilizzano il trasporto pubblico, chiamato trasporto universale, che dovrebbe essere efficiente e attento ai bisogni di chi viaggia con un reale e serio intervento delle regioni all’atto della stipula dei contratti di servizio fatti con Trenitalia”, dicono da Federconsumatori. A nulla quindi sembrano essere serviti gli sforzi dei pendolari che per due mesi hanno cercato di ostacolare l’entrata in vigore di questi e altri tagli al servizio.

Ma la battaglia non può certo dirsi chiusa. I passeggeri abituali dei treni regionali sulla tratta incriminata stanno già iniziando una serie di monitoraggi, tesi a verificare le ricadute dei cambiamenti disposti dall’azienda che gestisce il traffico ferroviario. L’iniziativa di monitorare tutto il traffico è stata adottata in una apposita riunione che ha visto la presenza dei comitati dei pendolari.

Nel mirino dei pendolari, oltre ai posti a sedere disponibili, c’è anche il fatto di prevedere la sosta del treno che arriva con quella della coincidenza sullo stesso marciapiede. Ciò per andare incontro alle esigenze degli anziani o di chi ha problemi di deambulazione. Ovviamente, visto che Trenitalia ha sottolineato che tra le motivazioni che hanno determinato il cambio di orari figura quella relativa al rispetto dei tempi di percorrenza, sarà posta sotto la lente di ingrandimento la puntualità.

“Saranno monitorati i tempi di attesa e di percorrenza”, dicono infatti i pendolari, mentre da Feder evidenziano che “quello che subito colpisce è che a causa dei cambi effettuati, molte persone non possono imbarcarsi sui treni a causa degli orari modificati”. “Altro che riorganizzazione, si tratta di una cieca politica di tagli, di soppressione di corse, che colpisce come sempre chi viaggia: alla fine paga è sempre il più debole. Una grande responsabilità di questa ingiustizia ricade sulle regioni, che dovrebbero nella stesura dei contratti di servizio con Trenitalia tenere conto del mondo che rappresentano e che sono chiamate a tutelare”, concludono dall’associazione.


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