TopNews. Subordinate MPS, Confconsumatori: notificata prima citazione
Confconsumatori ha deciso di intervenire a fianco dei risparmiatori danneggiati dalla conversione dei titoli MPS in azioni. L’associazione ha già raccolto oltre 50 risparmiatori che hanno perso il 65% dell’investimento e si dichiara pronta alle cause ma anche al dialogo con lo Stato. E in questi giorni ha notificato la prima citazione contro la banca per due pensionati ultranovantenni ai quali, cinque anni fa, sono state vendute obbligazioni subordinate per un valore di circa 250 mila euro.
Confconsumatori ha deciso di assistere i propri associati in procedure di mediazioni nei confronti di Monte dei Paschi di Siena.“La conversione delle obbligazioni subordinate MPS in azioni – spiega l’associazione – ha causato perdite ingenti, comprese tra il 50 e l’80%, ai piccoli risparmiatori, alcuni dei quali avevano acquistato senza conoscere i rischi e la complessità del prodotto finanziario, spesso collocato con modalità scorrette. Confconsumatori, a seguito di diverse segnalazioni, ha avviato una battaglia per assistere i cittadini danneggiati e recuperare i loro risparmi andati in fumo”.
Con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 luglio 2017 le obbligazioni subordinate di Banca Monte dei Paschi di Siena sono stati convertiti in azione di nuova emissione con rapporti di cambio prefissato. Dopo il 2008, spiega l’associazione, ci sono state obbligazioni subordinate destinate a investitori istituzionali che dopo la loro emissione sono state girate alla clientela retail, quindi anche a piccoli risparmiatori inconsapevoli della complessità dei titoli e del rischio. Sono titoli che fanno registrare una perdita di oltre il 50% e Confconsumatori ha già ricevuto, specialmente in Toscana, segnalazioni di famiglie e pensionati che hanno perso i loro risparmi. La denuncia dell’associazione è che in molti casi i prodotti siano stati venduti a persone o pensionati privi di adeguata esperienza finanziaria.
Confconsumatori ha già raccolto oltre 50 risparmiatori in tutta Italia che hanno chiesto alla Banca Mps il risarcimento dei danni conseguenti alla vendita di obbligazioni subordinate emesse all’estero per gli investitori istituzionali ma poi rivendute alla clientela retail, “in gran parte a pensionati e a persone prive di qualsiasi esperienza finanziaria, sottacendo spesso anche la reale natura subordinata del titolo”, dice l’associazione. Si tratta di subordinate non ristorate dal Ministero del Tesoro che a causa della conversione in azioni vedono una perdita di circa il 65% del loro valore nominale.
Per i 51 risparmiatori assistiti l’associazione chiede risarcimenti per 4 milioni di euro complessivi. E annuncia la prima citazione. “A Grosseto ieri mattina – spiega Confconsumatori – l’avvocato Ilaria Nunziata, della sede grossetana di Confconsumatori, ha notificato il primo atto di citazione alla Banca, con prima udienza fissata per il 2.7.2018 dinanzi al Tribunale di Grosseto, per due pensionati (moglie e marito) ultra 90enni ai quali 5 anni fa i funzionari della Banca, ormai pubblica, hanno “rifilato” circa 250 mila euro di obbligazioni subordinate, risparmi che adesso occorrono ai due pensionati”. L’associazione chiede ufficialmente un intervento del Ministero dell’economia perché nell’ambito del salvataggio della banca intervenga per ristorare anche questi titoli. Confconsumatori si dichiara inoltre “pronta alle cause” ma anche al dialogo con lo Stato per non intasare i Tribunali con ulteriori cause in materia di subordinate e non creare panico tra i risparmiatori e gli investitori in titoli bancari.
Notizia pubblicata il 06/03/208 ore 17.16