La pesante crisi economica sta mettendo l’Italia in seria difficoltà: giovani che non trovano lavoro, migliaia di persone che lo perdono, costo della vita in continuo aumento e tasse al record storico. Tutto questo non può non ripercuotersi sugli equilibri sociali amplificando il disagio di alcune situazioni. Il riferimento ad Equitalia non è puramente casuale: al di là della polemica sui casi eclatanti che hanno occupato la cronaca, ci troviamo di fronte ad intere famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese e vivono con l’incubo di ricevere una cartella esattoriale con importi da capogiro.
La cosa peggiore è che il cittadino non sa a chi rivolgersi e si sente abbandonato di fronte ad un debito che spesso non sapeva neanche di avere. E allora bisogna trovare urgentemente una soluzione. Su tutto il territorio italiano stanno nascendo iniziative per dare assistenza e aiuto ai cittadini in difficoltà.
Oggi il Movimento Difesa del Cittadino ha presentato a Roma lo sportello nazionale “SOS Equitalia”, gestito dalla sede MDC di Roma Ovest, dedicato alla difesa del cittadino nei casi di abuso da parte di Equitalia. In molti casi, infatti, il cittadino si trova di fronte ad un’iscrizione di ipoteca, ad un preavviso di fermi amministrativo dell’autovettura o ad una vera cartella pazza, e si tratta di atti illegittimi. L’iscrizione di ipoteca per debiti inferiori agli 8000 euro, ad esempio, è illegittima: lo ha affermato una sentenza della Cassazione del 2010. Ci sono anche casi di cartelle esattoriali annullate e di fermi amministrativi ancora pendenti, per non parlare degli imprenditori che hanno crediti con le amministrazioni pubbliche e si vedono recapitare notifiche di Iva non pagata.
“Bisogna trovare urgentemente una soluzione – ha detto l’avvocato Dalila Loiacono, responsabile del dipartimento finanza e fisco del Movimento Difesa del Cittadino Roma Ovest – Noi abbiamo migliaia di questi casi ed è evidente che in un momento di crisi come quello attuale il fenomeno si fa sempre più pesante perché prima si riusciva a sopperire a questo meccanismo, mentre adesso non è più possibile”.
Il meccanismo, a tratti diabolico, è quello per cui ogni cittadino può aspettarsi una cartella da Equitalia e non sa né con che tempi né con quale importo. “Dalla mia esperienza posso dire che ad oggi non c’è una persona che non ha ricevuto una cartella da Equitalia – ha aggiunto Loiacono – C’è però un dato bizzarro, cioè il fatto che Roma è la città dove il fenomeno è esploso, mentre nelle altre città la problematica è meno diffusa”.
Perché succede questo? “Forse perché nelle altre città c’è una maggiore comunicazione tra gli enti pubblici, a cominciare dall’amministrazione comunale, e il concessionario – ha spiegato l’avvocato Donatello Sciarra di MDC Roma Ovest – Il problema di Roma e delle grandi città è che l’amministrazione è più farraginosa e burocratica. Noi vediamo che addirittura le cartelle esattoriali che vengono da altre città sono compilate meglio e rispettano molto di più i termini di prescrizione. A Roma sono tanti i casi di cartelle per crediti oramai prescritti e su cui si fanno fermi amministrativi o ipoteche. Nelle altre città questo non succede. Se l’amministrazione agisce nei termini non avvengono vessazioni”.
Qual è l’obiettivo principale dello sportello “Sos Equitalia”?
“Lo sportello vuole innanzitutto dare un’informazione al cittadino sul tipo di atto pervenuto: la maggior parte delle segnalazioni che ci arrivano riguardano proprio la mancanza di informazione. Il cittadino non sa se l’atto che gli è arrivato si riferisce ad una multa, non sa se si trova di fronte ad una cartella esattoriale, ad un preavviso di fermo, ad un’iscrizione di ipoteca. Un problema grosso è che nella cartella esattoriale non viene spiegato nulla. Equitalia fa riferimento alla motivazione per relazionem, cioè al fatto che il cittadino, poiché ha già ricevuto illo tempore l’avviso di accertamento o la sanzione amministrativa, è già informato della cosa. Ma questo non è vero perché ci sono tante multe che non vengono notificate e il cittadino si trova di fronte ad un verbale, magari del 2000, di cui non sa nulla”.
“Tante volte la cartella esattoriale non reca neanche la data del verbale quindi è il cittadino stesso a dovervi risalire e questo comporta una perdita di tempo enorme vista la burocratizzazione del sistema. Se ci si reca ad Equitalia o presso l’amministrazione per avere una documentazione spesso bisogna aspettare 30 giorni dalla richiesta. Questo vuol dire che se un cittadino vuole contestare dei vizi formali della cartella ha necessità di avere tutto il carteggio, ma se il verbale viene fornito dopo 30 giorni non può più attivarsi per tutelare il proprio diritto. Non è possibile una situazione del genere che lede il diritto del cittadino a difendersi. Inoltre, invece del meccanismo giudiziale, si dovrebbe permettere al cittadino di attivare quello stragiudiziale che è più veloce e meno oneroso”.
Ma Equitalia non va incontro alle esigenze dei cittadini: spesso infatti non è possibile neanche rateizzare il debito. C’è poi la condizione paradossale degli imprenditori che hanno crediti nei confronti dell’amministrazione pubblica: se ne discute da tempo, ma un provvedimento concreto ancora non c’è. “Il vero problema è la mancanza di prospettiva – ha aggiunto l’avvocato Sciarra – Ci sono imprenditori che devono emettere fatture nei confronti dello Stato o di altri fornitori, anticipare il versamento dell’Iva e poi ricevono i pagamenti dalle amministrazioni pubbliche a 60-90 giorni e ci sono anche quelle che non pagano da anni. E’ indubbio che il sistema va sburocratizzato”.
Equitalia ha procedimenti standardizzati, ma troppo burocratizzati e a volte poco trasparenti. “Questa è un’altra problematica – ha spiegato Dalila Loiacono – Cioè se prendo una multa oggi non so quando arriverà la cartella Equitalia, potrebbe arrivare tra 10 anni. A noi sono arrivati casi di sanzioni che risalivano al 1974. Queste sono prescritte, ma bisogna vagliare ogni singolo caso. Per questo credo che Equitalia debba rendere più agevole il percorso del cittadino che si sente in un meccanismo diabolico”. “Certo nel meccanismo ci sono delle falle che riguardano anche le amministrazioni pubbliche e qui subentra lo sportello Equitalia che, insieme a soggetti qualificati, commercialisti e avvocati, che può fornire assistenza. Naturalmente ci sono anche casi di cittadini che chiedono aiuto, sapendo di non aver pagato qualcosa e cercano una soluzione per non pagare. Il senso non è questo. Non c’entra l’evasione perché quella va colpita. Da una parte c’è il diritto dello Stato di riscuotere le sanzioni inevase, ma dall’altro c’è uno Stato che deve attenersi alle procedure di legge”.
di Antonella Giordano


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