Sigarette elettroniche, Codacons chiede di regolamentare settore
Sono pericolose o aiutano a smettere di fumare? Vanno tassate o no? Troppe ancora le domande che ruotano attorno alle sigarette elettroniche che, nel frattempo, conquistano pezzi di mercato (in ogni città sono spuntati negozietti di e-cig). Il Codacons ha intrapreso una battaglia per chiedere di regolamentare il settore, imponendo il divieto assoluto per tutti i locali pubblici e analizzandone i liquidi contenuti. Queste richieste sono contenute in una diffida inviata ai Ministeri della Salute e dello Sviluppo economico.
“La comunità scientifica non ha ancora raggiunto risultati certi che possano affermare con sicurezza l’assoluta non nocività dell’utilizzo della sigaretta elettronica – spiega il Codacons – In particolare, sino a quando gli studi in materia di diffusione di sostanze nocive da parte delle e-cigarettes non avranno condotto a risultati certi e condivisi dalla comunità scientifica in termini di esclusione dei rischi, appare illogico considerare che il divieto di fumo nei luoghi pubblici non si riferisca, per analogia, anche alle sigarette elettroniche. Allo stato attuale, infatti, nonostante gli accertamenti ancora in corso da parte delle istituzioni predisposte, le case produttrici e distributrici sponsorizzano il proprio prodotto come sicuro e non nocivo, contribuendo alla possibile produzione su larga scala di un danno da diffusione di sostanze nocive per l’ambiente e per la salute umana”.
Per questo il Codacons ha chiesto ai due Ministeri di adottare gli atti necessari finalizzati alla regolamentazione e alla disciplina dell’utilizzo delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, previa analisi delle sostanze contenute al loro interno, al fine di eliminare ogni rischio di diffusione di sostanze tossiche e/o nocive per la salute umana e per l’ambiente.
Nel corso del convegno annuale sul tabagismo organizzato domani all’Iss, il Presidente Codacons Carlo Rienzi, in qualità di relatore, illustrerà un esposto presentato dall’associazione all’Antitrust europeo, in cui si chiede di impedire con ogni mezzo possibile che le multinazionali del tabacco si accaparrino la produzione e la commercializzazione delle sigarette elettroniche, poiché tale circostanza configurerebbe un illecito conflitto di interessi a danno dei consumatori.
Mentre loro ci pensano sopra, io ho comprato una sigaretta elettronica fumok (www.fumok.it) e nel giro di 3 mesi mi ha aiutato a smettere di fumare. E così ha fatto anche mia moglie… fatevi un favore, compratene una e risparmiate soldi e salute!
II fumo è una subdola e pericolosa tossicodipendenza…
Per smettere davvero di fumare in modo definitivo, senza soffrire, bisogna innanzitutto comprendere il meccanismo che nasconde la “Matrix del tabagismo” e poi occorre risvegliare la propria coscienza addormentata dal condizionamento e dall’intossicazione del fumo.
Liberarsi DA SOLI senza dover ricorrere ad alcun sostituto è assolutamente possibile.
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