Più tutela per gli utenti, più garanzie per gli operatori del mercato”. Così il Commissario Antonio Martusciello commenta l’adozione da parte del Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni del Codice di Autoregolamentazione per l’offerta dei servizi premium (CASP) nella sua versione 4.0.

Loghi, wallpaper, suonerie, musica, chat/community e tanto altro ancora: sono i servizi premium che rappresentano una parte integrante e rilevante dell’offerta di telefonia per la clientela.

La fornitura dei servizi premium è soggetta, in base alla normativa vigente, a puntuali regole di condotta, in particolare a specifici standard di trasparenza ed alla verifica del loro rispetto da parte delle competenti Autorità di vigilanza.

Il Codice di Condotta per i servizi originariamente definiti a sovrapprezzo (di seguito CASP) è nato, inizialmente, per disciplinare servizi offerti tramite SMS/MMS su numerazioni in decade 4 e, successivamente, quelli forniti anche tramite connessione dati su reti di telecomunicazione mobili (mobile internet). La prima versione del CASP, sottoscritta il 29 maggio 2008.

L’innovazione tecnologica e l’evoluzione dell’offerta di tali servizi ha reso necessario estendere l’ambito di applicazione del CASP sia ai nuovi canali di accesso e fruizione mobile internet (da smartphones e tablets) e sia alle nuove modalità di offerta e fruizione dei servizi (in browsing e applicazioni).

L’obiettivo verso il quel tende il CASP è quello di garantire il corretto sviluppo del mercato dei servizi premium, tutelando i diritti dei clienti e assicurando una leale concorrenza tra i player del settore.

La definizione di regole di condotta comuni e trasparenti per i player di settore risulta quindi fondamentale al fine di evitare disparità di trattamento nei confronti dei clienti e comportamenti discriminatori nei rapporti con i fornitori di contenuti e con gli altri operatori di comunicazione elettronica.

“Il CASP ha infatti un duplice scopo: tutelare efficacemente i consumatori salvaguardando, al contempo, le aziende che operano nel mercato. “Solo garantendo il corretto sviluppo del business dei Servizi Premium, si possono assicurare i diritti dei clienti e la leale concorrenza tra i player del settore”, ha aggiunto Martusciello, relatore del provvedimento.

“Il nuovo codice”, aggiunge il Commissario, “ha come principale obiettivo quello di amplificare le tutele per il consumatore, da un lato ostacolando, mediante un doppio click, le attivazioni non richieste, dall’altro facilitare i rimborsi attraverso l’introduzione di un numero unico gratuito di Customer Care (800442299) grazie al quale l’utente può rapidamente conoscere i servizi premium attivi e, eventualmente, disattivarli”.

“Il nuovo sistema di gestione”, prosegue Martusciello, “prevede il controllo totale da parte degli operatori delle pagine di attivazione dei servizi e un Comitato di garanzia – cui partecipano anche i rappresentanti delle associazioni dei consumatori – che monitora l’efficacia delle misure e provvede a mantenerle aggiornate”.

Particolarmente apprezzabile, ha concluso Martusciello, è il fatto che il Codice di autoregolamentazione “sia frutto di una proficua sinergia tra regolatore, i principali operatori di telefonia del mercato italiano e alcuni dei maggiori Content Service Provider, volta a garantire maggior trasparenza nel mercato dei servizi a sovrapprezzo”.


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