Servizi digitali, scatta il termine imposto alle Big Tech per adeguarsi alle nuove regole UE

Servizi digitali, scatta il termine imposto alle Big Tech per adeguarsi alle nuove regole UE (foto Pixabay)

Oggi, 25 agosto, scatta il termine imposto alle Big Tech per rispettare gli obblighi imposti dall’Unione europea col regolamento sui servizi digitali ( Digital Services Act ), entrato in vigore a novembre 2022.

Il regolamento riguarda tutte le piattaforme social e i motori di ricerca, ma si parte dai più grandi: le piattaforme Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube e Zalando e i motori di ricerca Bing e Google Search.

Vediamo alcune delle nuove regole previste dal Regolamento.

Il Regolamento sui servizi digitali

Secondo quanto previsto dal regolamento, le Big Tech dovranno contrassegnare gli annunci pubblicitari come tali e non selezionare la pubblicità sulla base di dati sensibili. Ci sarà lo stop alla pubblicità mirata basata sulla profilazione dei minori. Le piattaforme dovranno agire per limitare i rischi di disinformazione.

Per avere meno disinformazione, in particolare, piattaforme e motori di ricerca dovranno adottare misure per contrastare la diffusione di contenuti illegali online e gli effetti negativi sulla libertà di espressione e di informazione. Gli utenti, inoltre, dovranno poter segnalare facilmente i contenuti illegali e le piattaforme saranno tenute a esaminare con diligenza le segnalazioni.

Il regolamento richiede più trasparenza sull’attività svolta. Le piattaforme devono garantire che le loro valutazioni dei rischi e la loro conformità a tutti gli obblighi imposti dal regolamento sui servizi digitali siano sottoposte a un audit esterno e indipendente e dovranno dare ai ricercatori l’accesso ai dati accessibili al pubblico. Sarà istituito poi un meccanismo specifico per i ricercatori abilitati e ci saranno relazioni di trasparenza da parte delle Big Tech sulle decisioni di moderazione dei contenuti e sulla gestione dei rischi.

Gli annunci pubblicitari non potranno essere selezionati sulla base dei dati sensibili dell’utente, come l’origine etnica, le opinioni politiche, dati sulla salute e sull’orientamento sessuale e non sarà più permessa la pubblicità mirata basata sulla profilazione dei minori.

Le piattaforme, inoltre, devono contrassegnare tutti gli annunci pubblicitari come tali e informare gli utenti su chi li promuove.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

 

1 thought on “Servizi digitali, scatta il termine imposto alle Big Tech per adeguarsi alle nuove regole UE

Parliamone ;-)