Secondary ticketing, la musica non cambia: per gli U2, sold out in pochi minuti
Nutrito popolo di fan degli U2, fatevene una ragione: se non siete riusciti a comprarvi il biglietto nei primi 8 minuti successivi all’apertura delle prevendite online, beh, il concerto lo potrete seguire “live” dal parcheggio dell’Olimpico. Terminate (rapidamente) le operazioni di vendita per il concerto del gruppo irlandese in tour in Italia nella prossima stagione estiva, si è scatenata l’ironia della rete e dei socialche hanno iniziato a proporre “eventi” paralleli per sdrammatizzare e stemperare la delusione e la rabbia per essere stati ancora una volta beffati da un sistema di vendita che sembra agevolare solo pochissimi fortunati.
Eh sì, perché dopo lo scandalo per i Coldplay e le stranezze rilevate per i biglietti de La Traviata alla Scala di Miliano e la partita Napoli- Real Madrid, sembra di avere di fronte un altro caso che presenta molte similitudini con i precedenti. Tanto per cominciare il canale di acquisto, Ticketone. A sua difesa, il portale ha spiegato che “In relazione ai biglietti del concerto degli U2, i biglietti sono stati assegnati a circa 18.000 differenti acquirenti; il 92% degli ordini è stato spedito con corriere e ogni cliente ha acquistato in media di 2,9 biglietti”.
Detta così sembrerebbe tutto regolare ma qualcosa non quadra. Lo sottolinea in particolare l’Unione Nazionale Consumatori che ribadisce: “Al di là delle responsabilità che saranno accertate dall’Antitrust, a seguito del nostro esposto, e dalla Procura, è evidente che quello che fa Ticketone non basta. Non serve, in particolare, dire che non è stata rilevata la presenza di software automatici di acquisto. Abbiamo da tempo chiesto, fin dal febbraio dello scorso anno, una diversa procedura di vendita”. Ad avviso dell’UNC, infatti, per evitare l’uso di bot vanno predisposti i test captcha, con domande intelligenti e non solo con numeri o lettere da riconoscere (del tipo “tra 2 6 11 8 quale numero è dispari?”, “quale numero è maggiore tra 2 6 11 8?”) e l’invio di e-mail per verificare la validità dell’indirizzo di posta elettronica utilizzato per la creazione dell’account utente e per avere la password per accedere alla piattaforma e procedere all’acquisto. Inoltre nella vendita non deve essere favorito chi ha acquistato in precedenza biglietti per altri concerti e, quindi, è già cliente della piattaforma. Si tratta di impedire a questi ultimi di avere una procedura semplificata e più rapida grazie all’inserimento di un nome utente e di una password già in loro possesso. “Insomma, serve una gara con tutti nelle stesse condizioni di partenza, con tutti costretti a registrarsi nuovamente per ogni concerto. Ingiusto che qualcuno possa partire 30 metri più avanti”, afferma il presidente di Unc, Massimiliano Dona.
Intanto la SIAE questa mattina ha comunicato di aver presentato oggi un ricorso d’urgenza al Tribunale Civile di Roma ”per tutelare sia i diritti dei propri associati che i consumatori che si ritrovano a pagare anche fino a 10 volte in più i ticket di ingresso sul mercato parallelo”. “Dopo aver visto che alcuni siti ieri, dopo 25 minuti dall’apertura della vendita dei biglietti sui canali ufficiali, hanno messo in vendita sul mercato secondario i biglietti a prezzi notevolmente maggiorati per il concerto del 15 di luglio, abbiamo deciso di agire immediatamente”, commenta in una nota Gaetano Blandini direttore generale di SIAE, “Anche in questo caso abbiamo ottenuto l’adesione di Federconsumatori, con cui SIAE ha siglato un protocollo d’intesa due anni fa, per intraprendere insieme tutte le azioni legali e mediatiche a tutela dei diritti dei consumatori”.
