Sant’Egidio: la povertà aumenta e gli stipendi non bastano più (Foto Sant'Egidio, Natale 2022)

Sant’Egidio: la povertà aumenta e gli stipendi non bastano più

Per un numero crescente di persone far quadrare i conti è un problema quotidiano, mentre chi vive in condizione di fragilità fatica ad arrivare a fine mese, e cresce il numero di quanti sono costretti a chiedere aiuto. La povertà aumenta e gli stipendi non bastano più, denuncia la Comunità di Sant’Egidio

La povertà aumenta e gli stipendi non bastano più. Quest’anno sono stati serviti 120mila pasti nelle mense di Roma, Genova, Novara, Frosinone e Lucca, il doppio rispetto agli anni pre-pandemia. È uno dei dati emblematici dell’aumento della povertà, ricordati dalla Comunità di Sant’Egidio, che chiede di destinare parte dei fondi del Giubileo all’emergenza abitativa. Sono aumentati infatti anche gli sfratti ed è aumentata la povertà sanitaria.

Povertà in aumento, aumenta chi chiede aiuto

“Per un numero sempre maggiore di persone far quadrare i conti è un problema quotidiano, mentre chi vive in condizione di fragilità fatica ad arrivare a fine mese e cresce il numero di quanti sono costretti a chiedere aiuto – denuncia Sant’Egidio – A pesare sono l’inflazione alle stelle e i beni di consumo sempre più costosi, la crisi energetica e il caro-bollette, gli stipendi al palo”.

La Comunità di Sant’Egidio dal 1968 affianca le persone bisognose in Italia e in 70 Paesi del mondo, assistendo chi vive in povertà e ai margini. Sono due le proposte che Sant’Egidio fa alle istituzioni: destinare parte dei fondi per la preparazione del Giubileo al sostegno delle famiglie in povertà assoluta: creare un fondo di sostegno alle locazioni, visto che quello per il contributo agli affitti e per la morosità incolpevole non è stato più finanziato; sfruttare l’enorme patrimonio immobiliare non occupato concordando con i proprietari immobiliari affitti calmierati (e sostenuti da un apposito fondo) a chi ne ha diritto.

«Realizzare questi due obiettivi sarebbe un atto di giustizia e un vantaggio per l’intera collettività, segno di un’Italia che non lascia indietro nessuno. Del resto, la pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo – ha dichiarato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio – Il Giubileo – che riprende l’idea sabbatica di una redistribuzione dei beni e, più in generale, delle ricchezze prodotte – può essere il momento adatto per una “restituzione” a chi ha più bisogno. Un’operazione da fare in modo intelligente, con una cabina di regia tra governo, Regioni, Comuni e società civile, perché si possa ripartire insieme senza dimenticarsi di nessuno».

La povertà aumenta e gli stipendi non bastano più

Secondo l’Istat, oltre 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta, di cui 1,3 milioni sono bambine e bambini. Il numero di individui in povertà assoluta è aumentato nel giro di un anno, arrivando al 9,7% nel 2022 dal 9,1% dell’anno precedente, in gran parte a causa dell’inflazione e dei suoi effetti. L’impatto maggiore è sulle famiglie più povere e su quelle con un alto numero di componenti, con l’incidenza della povertà assoluta che arriva addirittura al 22,3% per quelle con tre o più figli minori. Il dato cresce anche per i nuclei con almeno una persona anziana (da 5,8% a 6,5%).

A preoccupare sono anche la crescita degli sfratti, con 99mila richieste di esecuzione – numero triplicato rispetto al 2021 – e la povertà sanitaria, fenomeno emerso con la pandemia e accentuatosi nell’ultimo biennio e che porta 2 milioni di italiani a rimandare le cure e 4 milioni a indebitarsi per effettuarle.

I servizi di aiuto di Sant’Egidio

Quest’anno Sant’Egidio ha aumentato le sue attività a sostegno di persone fragili e vulnerabili. I suoi servizi di aiuto hanno raggiunto 40mila persone, di cui 20mila nella sola Roma. I pacchi alimentari distribuiti dall’inizio del 2023 sono 250mila, di cui 120mila solo a Roma. La Comunità ha anche aumentato il numero dei centri di distribuzione alimentare nelle 35 città in cui sono aperti i suoi centri, dal Sud al Nord, senza contare i Comuni minori in cui raggiunge persone e famiglie in stato di necessità. A Roma le “Case dell’Amicizia” sono passate da 3 a 28, a Genova da 4 a 10. Quest’anno sono stati serviti 120 mila pasti nelle mense di Roma, Genova, Novara, Frosinone e Lucca: il doppio rispetto agli anni pre-pandemia. Inoltre, sono stati 200mila i pasti distribuiti in un anno nelle cene itineranti in tante città, da Padova a Catania, da Torino a Napoli. E oltre 60mila i capi di abbigliamento donati.

Le attività di Sant’Egidio comprendono la campagna solidale “A Natale aggiungi un posto a tavola”, grazie alla collaborazione delle compagnie telefoniche, di Rai, Mediaset, Sky, La7 e al sostegno di tanti, a cominciare dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Per regalare alle persone più fragili un pranzo degno del 25 dicembre si può contribuire inviando un sms o chiamando da rete fissa il numero 45586, fino al 26 dicembre.


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