Saldi estivi, Federconsumatori: si parte il 6 luglio, si stimano acquisti in lieve calo (Foto Pixabay)

Saldi estivi al via, ma senza fasti. Gli acquisti in promozione saranno quest’anno in lieve calo. Poco meno di quattro famiglie su dieci, il 38%, aderirà ai saldi estivi che partiranno il 6 luglio con una spesa media stimata in 142 euro, in flessione del 5% rispetto allo scorso anno.

I saldi ancora reggono, con acquisti un po’ in flessione, perché molti consumatori hanno programmato i loro acquisti proprio per questo periodo. Che cade, non è una novità, in un contesto di rincari generalizzati, con i costi dei trasporti e dei servizi alle stelle. Le famiglie adotteranno dunque atteggiamenti prudenti riducendo le spese extra.

“Ricorreranno alle vendite a saldo soprattutto coloro che hanno programmato gli acquisti in questo periodo, rinunciando a comprare a prezzo pieno ciò di cui aveva bisogno – spiega Federconsumatori nella consueta analisi sui saldi estivi – Questo comportamento manterrà quasi stabile il termometro dei saldi, che sennò avrebbe registrato un ribasso decisamente più rilevante, sull’onda dell’andamento delle vendite al dettaglio, in calo, nell’ultima rilevazione, sia in termini congiunturali che in termini tendenziali”.

Saldi estivi, previsioni di spesa: shopping per circa 4 famiglie su 10

Secondo le prime stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che ha effettuato un’indagine sull’andamento degli acquisti a saldo nelle città di Roma, Milano e Napoli, il 38% delle famiglie (-1% rispetto allo scorso anno) è propenso ad acquistare a saldo, con una spesa media di 142 euro a famiglia (-5% rispetto al 2023).

Chi acquisterà in saldo lo farà con prudenza, monitorando i prezzi per capire la loro reale convenienza e confrontando negozi fisici e online. “Per i capi più importanti molti rimanderanno gli acquisti tra qualche giorno o settimana, nella speranza che gli sconti aumentino a saldi avanzati – spiega l’associazione – Discorso a parte, invece, vale per i negozi di fascia medio-alta, dove i cittadini cercheranno di accaparrarsi le occasioni più convenienti fin dalle prime ore di apertura”.

Le vendite non decollano anche perché i saldi non sono più un appuntamento atteso come un tempo e le promozioni, nei negozi e online, sono sempre più numerose e dilazionate durante l’anno. Ci sono poi i pre-saldi e gli sconti in anteprima ai clienti. “Una tendenza che dimostra come il metodo di vendita a saldo o in promozione dovrebbe essere ripensato, magari all’insegna di una liberalizzazione del periodo interessato dalle promozioni”, spiega Federconsumatori.

Ma cosa c’è da sapere in vista dei prossimi saldi estivi? Vale la pena ricordare due temi su tutti. Il primo: le regole più recenti contro i falsi sconti. Il secondo: come orientarsi con gli acquisti online. Riportiamo di seguito la scheda tecnica di Federconsumatori su questi due aspetti.

Le regole introdotte contro i falsi sconti

È entrato in vigore lo scorso anno il Decreto legislativo che impone maggiore trasparenza negli sconti di fine stagione: lo scopo della normativa è smascherare e sanzionare i commercianti “furbetti” che, poco prima dei saldi, alzano i prezzi, per poi ribassarli repentinamente e far apparire percentuali di sconto falsate che invoglino maggiormente all’acquisto.

L’ articolo 17bis del Codice del Consumo prevede l’obbligo, per i negozianti, di indicare chiaramente, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale, anche il prezzo più basso applicato nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi. I commercianti che non rispettino tale regola rischiano una sanzione da 516,00 a 3.098,00 euro.

Shopping online, cosa c’è da sapere

A differenza di quanto accade per gli acquisti effettuati direttamente nei negozi, nel caso dello shopping online non è sempre possibile consultare tutte le informazioni relative al prodotto. È pertanto opportuno controllare con attenzione la completezza e l’esaustività della descrizione e la buona qualità delle immagini disponibili per inquadrare il prodotto nel suo complesso.

Proprio tenendo in considerazione l’impossibilità di verificare fisicamente le condizioni e la qualità dei prodotti, il Codice del Consumo prevede particolari tutele per gli acquisti online e a distanza: è il caso, ad esempio, del diritto di recesso, qui previsto, che invece, come già precisato, non sussiste per gli articoli comprati nei locali commerciali. L’utente ha 14 giorni di tempo a partire dal momento della consegna per restituire il prodotto e richiedere il rimborso totale dell’importo pagato. Ad ogni modo è preferibile consultare sul sito scelto le indicazioni relative al diritto di recesso.

Nel caso in cui l’acquisto non avvenga dal sito dell’azienda ma attraverso un’altra piattaforma, è necessario verificare l’affidabilità dell’intermediario e la provenienza della merce.

Per garantire la sicurezza dei pagamenti, siano essi effettuati tramite carta di credito, carta di debito, bonifico o altri mezzi, è importante utilizzare una connessione protetta, controllare che l’indirizzo del sito web sia preceduto da HTTPS (e non da HTTP) e verificare la presenza dell’immagine di un lucchetto, in alto a sinistra nella barra degli indirizzi del browser del sito o della pagina della transazione.

Ricordiamo infine che tutti i siti sono tenuti a riportare l’informativa sulla privacy e sul trattamento dei dati personali.


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