Rimborsi ai risparmiatori, passa il doppio binario
Rimborsi automatici per chi ha un reddito fino a 35 mila euro o un patrimonio mobiliare non superiore a 100 mila euro e un arbitrato standardizzato per tutti gli altri. È la proposta passata oggi al vertice fra Governo e associazioni dei risparmiatori sul tema dei rimborsi ai risparmiatori coinvolti nei crac bancari. Al “doppio binario” hanno detto sì 17 associazioni su 19.
“Siamo pronti a dare una risposta ai risparmiatori vittime delle crisi bancarie per i quali, ricordo, abbiamo previsto in Legge di Bilancio un fondo da 1,5 miliardi di euro”: così ha scritto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un post su facebook dedicato alle iniziative del Governo per questa settimana. Oggi c’è stato l’incontro fra il Governo e le associazioni dei risparmiatori sul delicato tema dei rimborsi.
È stata annunciata l’intenzione di tipizzare gli investimenti, creando categorie specifiche di casi allo scopo di velocizzare gli arbitrati. Per accedere automaticamente ai rimborsi – spiega l’Ansa – i risparmiatori truffati dovranno avere un imponibile entro i 35 mila euro o un patrimonio mobiliare di 100.000 euro. Per gli altri saranno tipizzati gli investimenti e saranno analizzati per grandi categorie davanti a una commissione ad hoc che sarà costituita al ministero dell’Economia.
L’accordo è passato col sì di quasi tutte le associazioni, scrive la Repubblica: “la platea di circa 200mila persone si sdoppierà: i ristori diretti andranno ai risparmiatori con un Isee entro i 35.000 euro e un patrimonio mobiliare non superiore a 100.000 euro. Per gli altri, il via libera passerà da una sorta di controllo arbitrale, che sarà però semplificato e dovrebbe prevedere una ‘tipizzazione’ dei risparmiatori in modo da accelerare le pratiche. L’indennizzo sarà pari al 30% per gli azionisti e del 95% per gli obbligazionisti subordinati”.
Il Codacons è tornato a chiedere rimborsi integrali mentre l’Unione Nazionale Consumatori ha accettato il “doppio binario” proposto dal Governo. L’UNC, presente all’incontro a Palazzo Chigi appena concluso sul nodo degli indennizzi ai risparmiatori, ha accettato la proposta. “Abbiamo detto sì al doppio binario, ossia al ristoro diretto riservato a chi ha un reddito imponibile entro i 35mila euro e un patrimonio mobiliare sotto i 100mila euro”, spiega l’avvocato Corrado Canafoglia, che rappresenta l’Unione Nazionale Consumatori nella cabina di regia del Mef. “Viste le premesse, siamo soddisfatti del risultato ottenuto. Ora attendiamo i fatti”.
Il presidente del Consiglio, racconta il Codacons, “ha confermato la volontà del Governo di procedere a indennizzi automatici per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro e un patrimonio immobiliare entro i 100mila euro, e il ricorso all’arbitrato per tutti gli altri, ma rimangono alcuni paletti che giudichiamo un forte ostacolo a danno dei risparmiatori – dice il Codacons – In particolare bocciamo sia il limite del 30% di indennizzo per gli azionisti e del 95% per gli obbligazionisti, perché a nostro avviso il rimborso deve essere integrale, sia la volontà del Governo di non riconoscere ai risparmiatori interessi e rivalutazioni degli investimenti – espressamente chiesti dal Codacons al tavolo odierno – perché, secondo l’esecutivo, rallenterebbero le procedure di ristoro”. Viene invece valutata positivamente l’idea di tipizzare gli investimenti per velocizzare gli arbitrati. “Occorre partire subito con l’erogazione degli indennizzi perché i risparmiatori attendono da 6 anni giustizia – commenta Franco Conte, presidente Codacons Veneto presente all’incontro odierno – Il nostro obiettivo, tuttavia, è di giungere a rimborsi che coprano il 100% delle perdite, perché il risparmio deve essere tutelato interamente e i paletti introdotti dal Governo non appaiono in alcun modo giustificati”.
Premetto che sono da recuperare, condannare e buttare in carcere tutti i responsabili di tali fallimenti bancari compresa la Banca d’Italia!
Poi non so cosa ha deciso il governo ma sono da trattare in modo diverso i risparmiatori correntisti obbligazionisti tutelati dalla Costituzione e gli azionisti proprietari delle banche da rimborsare sole se sono stati truffati:
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