L’assicurazione rc auto costa in media 419 euro nel terzo trimestre del 2018. La metà degli assicurati paga meno di 376 euro, mentre solo il 10% paga meno di 237 euro. L’andamento dei prezzi segue una tendenza alla riduzione nel medio e lungo periodo. Su base annua, il premio medio rc auto è in flessione dello 0,3% mentre su base trimestrale si registra un più 1,9%. I dati dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, sono stati diffusi oggi col Bollettino Iper sull’andamento dei prezzi effettivi per la garanzia rc auto nel terzo trimestre 2018.

L’Ivass ricorda il peso dell’rc auto nel paniere dei prezzi: è fra le prime venti voci, importante più della spesa per l’acqua o per il dentista. Conta molto anche l’età dell’automobilista: il prezzo medio dei contratti stipulati dagli assicurati con età inferiore a 25 anni (l’1,4% del campione) è particolarmente elevato e raggiunge i 745 euro.

“I prezzi sono ampiamente differenziati nella penisola: in Campania il prezzo medio è pari a 539 euro mentre in Valle d’Aosta è pari a 303 euro – dice l’Ivass – Il differenziale di premio tra Napoli ed Aosta ha subito importanti riduzioni nel triennio 2013-2016, passando da 380 euro a 246 euro e si è stabilizzato intorno a tale valore nel corso del terzo trimestre del 2018”.

Il 20,6% dei contratti prevede clausole di riduzione del premio legate alla presenza della scatola nera. La penetrazione della scatola nera è tuttavia assai eterogenea: il 60,6% dei contratti stipulati nella provincia di Caserta include la scatola nera mentre il tasso di penetrazione nella provincia di Bolzano è pari al 3%. Il tasso di penetrazione della scatola nera, spiega l’Istituto, è raddoppiato in cinque anni ed è stabile intorno al 20% ma con enormi differenze territoriali. C’è in pratica un’alta penetrazione della scatola nera dove i prezzi sono alti.

C’è anche molta differenza fra le compagnie: le variazioni annue dell’rc auto vedono prezzi medi con variazioni comprese fra il meno 9,4% e il più 7,4%. Altro dato da considerare è il tasso di cambio fra le compagnie, che diminuisce, e nel terzo trimestre 2018 è pari al 9,38% con una dinamica che “non ha ostacolato il trend di riduzione dei prezzi. Su base territoriale – dice l’Ivass – la mobilità degli assicurati rimane piuttosto eterogenea: ad esempio, il tasso di cambio compagnia a Verbano-Cusio-Ossola è pari al 4,9% contro Vibo Valentia con il 18,3%”.

I prezzi sono scesi di quasi 100 euro in cinque anni ma le differenze su base territoriale sono ancora forti: così il Codacons accoglie i dati dell’Ivass. Nel 2018 i prezzi tornano insomma a rialzare la testa e lo stesso Istituto, dice il Codacons, parla di un aumento dell’1,9% sul trimestre precedente. “Ciò significa che il percorso virtuoso avviato negli ultimi anni sembra essersi interrotto, con le tariffe che tornano a registrare numeri in crescita – commenta il Codacons – Le differenze a livello territoriale rimangono poi abnormi, e le riduzioni registrate negli ultimi anni risultano del tutto insufficienti: a Napoli per assicurare una autovettura si pagano in media 633,5 euro, più del doppio di Aosta (303 euro), con una differenza del 109% che non appare in nessun modo giustificata, considerato che a Napoli, secondo lo stesso Ivass, il 55% delle auto monta la scatola nera”.

 

Notizia pubblicata il 01/02/2019 ore 17.32


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