Quanto è digitale il tuo paese? L’Europa fa progressi, ma il divario resta
Europa più digitale? Sembrerebbe di si ma gli sforzi fatti ancora non bastano a colmare il divario con i paesi più all’avanguardia nel digitale.Secondo i dati raccolti dalla Commissione europea e pubblicati questa mattina risulta che l’UE ha migliorato la sua prestazione digitale di 3 punti percentuali rispetto all’anno scorso, ma i progressi potrebbero essere più rapidi e la situazione varia da uno Stato membro all’altro (il divario digitale tra il primo e l’ultimo classificato è di 37 punti percentuali, rispetto a 36 p.p. nel 2014).
Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: “L’Europa si sta gradualmente digitalizzando, ma molti paesi devono intensificare i propri sforzi. Tutti gli Stati membri dovrebbero investire di più al fine di trarre pieno vantaggio dal mercato unico digitale. Non vogliamo un’Europa digitale a due velocità. Dobbiamo lavorare insieme per fare dell’UE un leader del mondo digitale.”
L’indice mostra che la connettività è migliorata ma è ancora insufficiente a far fronte al fabbisogno futuro. Il 76% delle famiglie europee ha accesso alla banda larga ad alta velocità (almeno 30 Mbit/s) e in alcuni Stati membri una percentuale significativa di tali famiglie ha già accesso a reti che offrono una velocità di 100 Mbit/s o più. Oltre il 25% delle famiglie ha sottoscritto un abbonamento alla banda larga veloce. Gli abbonamenti ai dati mobili sono in aumento e sono passati da 58 abbonati ogni 100 abitanti nel 2013 a 84 nel 2016. I servizi mobili 4G coprono l’84% della popolazione dell’UE.
Il Parlamento europeo e il Consiglio stanno discutendo le proposte della Commissione di riforma delle norme UE in materia di telecomunicazioni e quelle relative all’incentivazione degli investimenti nelle reti ad altissima capacità per soddisfare il crescente fabbisogno di connettività dei cittadini europei, nonché gli obiettivi strategici della società del gigabit all’orizzonte 2025.
Per quanto riguarda la connettività, il 79% degli Europei si utilizza Internet almeno una volta alla settimana, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2016; il 78% degli utenti della rete usa Internet per giocare o per scaricare musica, film, foto o giochi; il 70% degli internauti europei legge giornali online (64% nel 2013); il 63% utilizza le reti sociali (57% nel 2013); il 66% fa acquisti online (61% nel 2013); il 59% utilizza i servizi bancari online (56% nel 2013); il 39% usa Internet per telefonare (33% nel 2013).
Nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale, la Commissione si sta adoperando per aumentare la fiducia degli utenti nei confronti della rete. Le nuove norme dell’UE sulla protezione dei dati entreranno in vigore nel maggio 2018 e saranno accompagnate da nuove norme sulla tutela della privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche. La Commissione si sta impegnando per aumentare il numero di contenuti digitali fruibili all’estero. Già all’inizio del 2018 gli Europei potranno utilizzare i loro abbonamenti online a film, musica, videogiochi e e-book quando viaggeranno nell’UE. La Commissione ha inoltre proposto di facilitare alle emittenti la messa a disposizione online di programmi in altri Stati membri dell’UE.
La digitalizzazione aumenta anche sul lato delle imprese e del commercio elettronico. Nel complesso le imprese europee utilizzano sempre più le tecnologie digitali, come i software professionali per la condivisione elettronica di informazioni (dal 26% nel 2013 al 36% nel 2015) o per l’invio di fatture elettroniche (dal 10% nel 2013 al 18% nel 2016).
Nel 2016 la Commissione ha proposto nuove regole per incentivare il commercio elettronico, contrastando la pratica del blocco geografico, rendendo la consegna transfrontaliera dei pacchi meno costosa e più efficiente e aumentando la fiducia dei consumatori grazie a una migliore protezione e applicazione delle norme. Ha anche proposto di semplificare l’imposta sul valore aggiunto per le imprese che operano nel settore del commercio elettronico nell’UE. Queste iniziative, una volta adottate dal Parlamento europeo e dagli Stati membri, agevoleranno le vendite e gli acquisti oltre frontiera per privati e imprese.
Gli europei utilizzano più servizi pubblici online. Il 34% degli utenti di Internet invia moduli online alla pubblica amministrazione, invece di consegnarli a mano (rispetto al 27% nel 2013).
È disponibile online un numero crescente di servizi sempre più sofisticati, che consentono ad esempio ai cittadini di utilizzare internet per notificare alle autorità un cambiamento di residenza, una nascita o altri avvenimenti importanti. Nell’ambito del piano d’azione per l’eGovernment, la Commissione intende istituire uno sportello digitale unico, che garantisca facile accesso alle informazioni sul mercato unico, avviare un’iniziativa per digitalizzare ulteriormente la governance e il diritto societario e aggiornare il quadro europeo di interoperabilità.