Attesa da15 anni e fortemente voluta dal PD, la norma sulle professioni non regolamentate è diventata legge: ieri la Commissione Attività Produttive della Camera ha approvato in sede legislativa la legge che regolamenta le associazioni delle professioni non organizzate in ordini o collegi. Cosa cambia? Ci sarà una maggiore tutela per i professionisti che fin’ora non avevano riconoscimento legislativo e per i consumatori stessi che potranno scegliere tra operatori “accreditati”.
Negli ultimi anni, in Italia, sono nate diverse professioni “al di fuori” di ordini o collegi, soprattutto nel settore dei servizi, ma anche in quello delle arti e della cura della persona (ad esempio i fisioterapisti e i musicologi); in molti casi questi professionisti hanno creato autonome associazioni professionali di tipo privatistico. Adesso queste associazioni professionali hanno un riconoscimento legislativo, che valorizzerà le competenze degli associati, adottando all’interno anche codici di condotta, e favorirà la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza. Si definiscono anche le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati che violano le regole e ci saranno forme di tutela dell’utente, a cominciare da uno sportello di riferimento. La legge, che dovrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale, riguarda oltre due milioni di professionisti.
Commenti di grande soddisfazione, soprattutto da parte del PD che aspettava questa legge da tanti anni e ha sostenuto il provvedimento sin dall’inizio della legislatura. “Si tratta di una legge di grande portata che costituisce peraltro anche una delle poche leggi di iniziativa parlamentare portate a termine in questa legislatura e che riconosce, senza alcun vincolo di esclusiva, le libere associazioni nel rispetto delle regole di concorrenza e con lo scopo di promuovere la qualificazione professionale degli operatori, senza però imporre alcuna barriera di accesso agli operatori .  – commentano in una nota Stefano Fassina, responsabile economia e Antonio Lirosi, responsabile consumatori e commercio del PD – Si afferma così quel sistema duale delle professioni che costituiva l’impianto della riforma organica che Prodi e Bersani tentarono di realizzare nel 2006. E’ un provvedimento atteso da migliaia di professionisti e per questi motivi esprimiamo apprezzamento e soddisfazione per il loro lavoro svolto dai nostri parlamentari che sono riusciti anche a respingere gli ultimi tentativi di far saltare la legge provenienti da talune aree politiche”.
“L’approvazione a larga maggioranza della legge sulle professioni non organizzate è molto positiva; era attesa da almeno 15 anni e permette di valorizzare il lavoro di persone qualificate in settori eterogenei e in continuo aumento – afferma Laura Froner, deputata del PD e vicepresidente della Commissione Attività produttiveSono interessati a questa nuova normativa – prosegue Froner – lavoratori molto qualificati come i fisici, i traduttori, i bibliotecari, i consulenti e gli informatici. Il via libera di questa nuova normativa dimostra l’impegno del PD nel campo del lavoro. Ai professionisti viene data la possibilità di costituire associazioni a carattere professionale di natura privatistica fondate su base volontaria senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva e senza nessuna sovrapposizione con gli ordini professionali; l’elenco di queste associazioni sarà pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo economico. La legge apre ad una maggiore pubblicità a trasparenza a favore di cittadini e imprese e tiene conto delle direttive europee sulla qualificazione e la trasparenza”.
“Dopo oltre un decennio di attesa, da oggi tre milioni e centomila professionisti potranno finalmente avere riconosciute le loro associazioni. Potranno auto organizzarsi e provvedere alla formazione degli iscritti, pur non godendo  di alcuna riserva di legge”. Lo dichiara Erminio Quartiani, della presidenza del gruppo Pd della Camera. ”Le associazioni professionali – spiega Quartiani – potranno autoregolamentarsi e qualificare l’esercizio dell’attività professionale tramite norme tecniche UNI, rilasciare ai propri iscritti specifici attestati, anche a tutela dei consumatori (cittadini, imprese private e pubbliche, amministrazione pubblica). Saranno così valorizzate le competenze di tutti i professionisti associati, garantendo il rispetto delle regole deontologiche”.
Quartiani ha ringraziato pubblicamente tutti coloro che hanno lavorato per ottenere questo risultato, a cominciare da COLAP, CNA, Sindacati e Associazioni dei consumatori.

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