Prodotti pericolosi, Europa: allerta rapida compie dieci anni
Compie dieci anni il Sistema europeo di informazione rapida sui prodotti pericolosi e non sicuri (Rapex). Lo fa con un bilancio che parla di un costante aumento di notifiche presentate a partire dalla sua istituzione: nel 2013, i provvedimenti presi a tutela dei consumatori sono stati oltre 2300. I prodotti più pericolosi in assoluto sono indumenti, prodotti tessili, articoli di moda e giocattoli; i prodotti a rischio vengono nel 64% dei casi dalla Cina.
Il sistema RAPEX tutela i consumatori dai prodotti non sicuri diversi dagli alimentari. Nel 2013 gli Stati hanno adottato complessivamente 2.364 provvedimenti, con un aumento del 3,8% delle notifiche rispetto al 2012. Sono stati 31 i paesi partecipanti al sistema di allerta (UE28+Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e cinque le categorie di prodotti oggetto del maggior numero di notifiche: al 25% ciascuna, le categorie indumenti, prodotti tessili, articoli di moda e giocattoli, seguite da apparecchiature e dispositivi elettronici (9%), veicoli a motore (7%) e cosmetici (4%).
Spiega la Commissione europea: “Il ruolo del Rapex è diffondere celermente le informazioni sui prodotti potenzialmente pericolosi e assicurare un intervento correttivo a livello nazionale. Ne conseguono l’identificazione precoce e la rimozione tempestiva dai mercati dell’UE dei prodotti che presentano un pericolo per i consumatori.Dalla sua istituzione nel 2003 RAPEX ha registrato una continua e costante espansione in termini di notifiche ricevute e di azioni di follow up intraprese in risposta a tali notifiche”.
Fra i pericoli più segnalati per prodotti tessili, di moda e giocattoli, ci sono rischi chimici, rischi di strangolamento, rischi di lesioni e di soffocamento. I rischi chimici sono presenti sia negli indumenti che nei giocattoli (ad esempio il cromo VI nelle scarpe e nei pellami, gli ftalati nei giocattoli). Il rischio di strangolamento o di lesioni a causa della presenza di lacci e cordini è all’origine del maggior numero di notifiche in relazione agli indumenti. Altri esempi di prodotti vietati nel 2013 comprendono gli articoli di puericoltura (bagnetti non stabili per neonati, carrozzine che si ripiegano inaspettatamente) e gli inchiostri per tatuaggi contenenti diverse sostanze chimiche proibite. La maggior parte delle notifiche (il 64% del totale) riguarda prodotti pericolosi provenienti dalla Cina.
Sostiene Neven Mimica, Commissario UE responsabile per la politica dei consumatori: “RAPEX indica che l’Europa è vigile e si prende cura della sicurezza dei suoi 500 milioni di cittadini. Questa è una storia di successo nel campo della cooperazione tra le autorità nazionali e le istituzioni dell’UE a vantaggio dei cittadini. Il 10° anniversario di RAPEX testimonia la crescente importanza che le autorità di contrasto attribuiscono alla cooperazione al fine di assicurare un mercato unico sicuro”.
e’ DIFFICILE DISTINGUERE I PRODOTTI ALIMENTARI CHE vengono dalla CINA perché per es. i pomodori pelati in scatola dicono inscatolati presso ( da un ditta italiana) ma non dicono se i pelati o la salsa provengono dalla Cina quindi si deve controllare l’intera filiera per sapere esattamente la provenienza dei prodotti che consumeremo.