Addio alla pillola anticoncezionale gratuita: la denuncia – riportata da L’Espresso – è di No grazie pago io, associazione di medici che si batte per l’indipendenza dall’industria farmaceutica, che ha scoperto che da luglio le ultime pillole anticoncezionali che si trovavano in fascia A, quindi a carico del Servizio Sanitario nazionale, sono state riclassificate in fascia C diventando a carico del cittadino.

Ecco l’elenco, scovato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 luglio, delle pillole passate in fascia C: Triminulet, Planum, Ginodem, Milvane, Etinilestradiolo e Gestodene Mylan Generics,   Practil, Kipling,  Gestodiol, Antela, Desogestrel Etinilestradiolo Aurobindo,  Estmar, Minulet , Brilleve.

Trasmessa alle farmacie con una circolare burocratica dal titolo “riclassificazione anticoncezionali”, la notizia è arrivata in coincidenza con la Giornata della Contraccezione (celebrata il 26 settembre) e a pochi giorni dal fertility day (strana coincidenza). L’Agenzia italiana del Farmaco, sollecitata dai No grazie pago io, ha risposto con una nota burocratica che ripercorre l’iter della decisione, spiegando che si trattava di ”sanare una precedente disomogeneità in merito al regime di rimborsabilità tra i nuovi estroprogestinici in classe C e i vecchi farmaci”, finiti in classe A in seguito alla cancellazione nel 2001 della classe B che comprendeva farmaci parzialmente rimborsabili. 

Quindi non si tratterebbe di una decisione assunta in base a motivazioni scientifiche o politiche, ma di una scelta tecnica di razionalizzazione del settore, realizzata nell’ambito di una periodica manovra di contenimento della spesa. Le pillole che fino a poche settimane fa erano disponibili gratuitamente sono molecole non nuovissime – le cosiddette pillole di terza generazione – già oggetto di qualche polemica perché alcuni studi mostrano che presentano un rischio di trombosi venosa tromboembolico doppio rispetto a quelle di seconda generazione (anche se si tratta comunque di un rischio molto contenuto). Bisogna precisare che molte donne già scelgono pillole in fascia C, ma quelle appena escluse dalla fascia A rappresentano una preziosa opportunità per le fasce sociali più deboli, che godono anche dell’esenzione dal ticket.


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