Perchè è importante vaccinarsi. Risponde Giovanni Rezza (ISS)
“In riferimento all’acceso dibattito sui vaccini, ospitiamo con piacere l’intervista realizzata da Unione Nazionale Consumatori al Prof. Giovanni Rezza, dirigente di ricerca e direttore del dipartimento di Malattie Infettive Parassitarie ed Immunomediate (MIPI) dell’Istituto Superiore di Sanità. Ringraziamo UNC e il suo Presidente, Massimiliano Dona, per averci concesso questo contributo.”
Il preoccupante aumento dei casi di morbillo ha acceso i riflettori sul calo delle vaccinazioni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa la malattia rimane una delle principali cause di morte tra i bambini a livello globale, nonostante la disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace. Nel 2015, circa 134.000 persone sono morte a causa del morbillo, per lo più bambini al di sotto dei cinque anni.
Per rispondere alle numerose domande che ci pongono i consumatori su questo tema delicato, ci siamo rivolti al prof. Giovanni Rezza, dirigente di ricerca e direttore del dipartimento dei Malattie Infettive Parassitarie ed Immunomediate (MIPI) dell’Istituto Superiore di Sanità.
1.Il morbillo che si credeva ormai debellato grazie alle vaccinazioni, torna a destare preoccupazione in Italia. Queste sono le conseguenze del calo di vaccinazioni?
Le conseguenze già le vediamo. Quest’anno abbiamo un’ondata epidemica, particolarmente rilevante in alcune Regioni. E il morbillo non è del tutto una malattia banale, come invece molti credono. In un caso su 20/30 è causa di polmonite e in 1 su 1000/2000 può addirittura causare una encefalite. Polmonite ed encefalite, con alcuni casi letali. La panencefalite sclerosante è poi una rara ma gravissima complicanza neurologica, per non parlare delle ospedalizzazioni che sono frequenti specie negli adulti.
2. Ci sono altre cause, oltre la mancata vaccinazione, che hanno alimentato i casi di morbillo?
Il morbillo circola e causa ondate epidemiche quando aumenta la popolazione suscettibile. Se non si interviene con la vaccinazione la malattia non si tiene sotto controllo.
3. Le persone vaccinate hanno comunque una percentuale di rischio di contrarre la malattia?
Dopo una dose di vaccino contro il morbillo, la protezione è del 95%, dopo due dosi sale al 99%.
4. I vaccini sono sicuri? Quali possono essere i rischi di un vaccino?
Per lo più reazioni di modesta entità a carico del sito di inoculazione e reazioni febbrili. Un vaccino a virus vivo attenuato non è però consigliato per le persone immunodepresse.
5. Molti usano il web per avere informazioni dove spesso circolano notizie false, dove si possono trovare notizie corrette?
Certamente sui siti istituzionali e poi su VaccinarSi, il portale di informazione medica e scientifica sulle vaccinazioni a cura della SITI (Società italiana di igiene) patrocinato da ISS (Istituto Superiore di Sanità) e il Ministro della Salute. Un sito costruito apposta per fugare i dubbi sui vaccini e contrastare i falsi miti.
6. Qual è il meccanismo per il controllo sulla sicurezza dei vaccini?
Le aziende produttrici fanno molti controlli perché non vogliono assolutamente correre rischi sulla sicurezza. E poi ci sono i controlli di Stato eseguiti dall’Istituto Superiore di Sanità.
7. Per gli adulti che nell’infanzia non sono stati vaccinati, è consigliata la vaccinazione?
Certamente, se non si sono ammalati da piccoli.
8. Negli ultimi tempi l’allarme morbillo ha dimostrato che non possiamo parlare di malattie debellate?
Meningite e morbillo non sono mai state debellate, ma basse coperture vaccinali possono facilitarne la diffusione. Potrebbero tornare casi di malattie per ora eliminate come la difterite, o anche aumentare i casi di tetano, tanto per fare alcuni esempi.
9. I viaggi in paesi a rischio e l’immigrazione quanto possono incidere?
I viaggi e i flussi migratori comportano certamente il movimento di germi, ma basta esser pronti ad affrontare le nuove possibili emergenze per porle sotto controllo. Ad esempio, quando si va in un paese tropicale bisogna prendere tutte le precauzioni per evitare di contrarre eventuali malattie infettive.
10. Tre consigli da dare ai consumatori?
Vaccinarsi e vaccinare i propri bambini; informarsi sui rischi quando si viaggia verso paesi endemici per alcune gravi malattie infettive, rivolgersi al proprio medico quando in caso di sintomi sospetti si pensa di essere stati esposti dopo un viaggio in area tropicale o a causa di mancata vaccinazione.
Il 19 maggio 2017 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge sull’obbligo dei vaccini. Il decreto reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni a scuola, da 0 a 6 anni: in assenza dei vaccini i bambini non potranno accedere ad asili nido e scuola materna. Il decreto rende obbligatori una serie di vaccini che, fino a questo momento, erano stati semplicemente raccomandati. Le vaccinazioni obbligatorie diventano 12. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero della Salute.
Inoltre, è attivo il numero verde 1500 dedicato ai vaccini messo a disposizione dal Ministero della Salute. In linea, i cittadini trovano medici ed esperti del ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità per fornire informazioni e risposte in merito alle novità introdotte dal recente decreto legge in materia di vaccinazioni obbligatorie da zero a 16 anni. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16.
Intervista realizzata da Rebecca Manacorda per consumatori.it