Pasqua, Confesercenti: 8 su 10 a casa, parola d’ordine risparmio
Non sarà una Pasqua di vacanze e consumi eccessivi. Come in tante altre occasioni gli italiani trascorreranno le feste ancora all’insegna del risparmio: in pochi partiranno (solo il 14% ha previsto di fare una vacanza), la maggioranza rimarrà a casa e si limiterà a fare la tradizionale gita fuori porta per Pasquetta. E anche i consumi alimentari saranno contenuti: il 35% degli italiani prevede di spendere meno di 50 euro per alimenti e dolci delle feste, all’interno di una media di spesa prevista di 68 euro che copre Pasqua e Pasquetta. La fotografia scattata da Confesercenti parla di “feste col segno meno”.
Saranno più di 8 su 10 (l’83%) gli italiani che celebreranno la Pasqua fra le mura domestiche. In calo anche il numero di connazionali che ha pianificato una vacanza nella settimana delle festività pasquali: quest’anno saranno circa 7 milioni (il 14%), contro i 12,6 milioni registrati nel 2015 (25%). Il dato emerge dal sondaggio su consumi e vacanze condotto da Confesercenti in collaborazione con SWG in occasione del periodo pasquale.
Per chi parte, la durata media della vacanza sarà di 3-4 giorni, con una spesa media prevista di 390 euro a persona e un giro d’affari complessivo di 2,8 miliardi di euro. Tra il 14% di italiani che ha previsto di fare un viaggio, la grande maggioranza (l’11%, pari a 5,5 milioni) ha scelto per le sue ferie una località italiana, mentre solo il 3% (1,5 milioni di persone) andrà all’estero. Per chi si muove in Italia le mete più quotate restano le città d’arte e le grandi metropoli (destinazioni prescelte dal 59% dei viaggiatori), mentre la maggioranza di chi andrà all’estero lo farà per visitare una capitale europea.
I consumi alimentari non vedranno un eccesso di spesa: il 35% degli italiani prevede di spendere meno di 50 euro per imbandire la tavola, mentre il 38% indica un budget compreso fra 50 e 100 euro e solo l’11% indica una spesa sicuramente superiore ai 100 euro. La spesa media prevista per i consumi alimentari sarà di 68 euro ma comprende anche il giorno di Pasquetta. Prevista moderazione anche per le uova di cioccolato: le comprerà circa un italiano su due (51%), mentre l’11% dice che acquisterà altri dolci, il 10% comprerà giocattoli ma un buon 28% indica che non acquisterà nulla.
Risultato? Anche per questa Pasqua la parola d’ordine comune è il risparmio. “Si tratta di un campanello d’allarme che non può essere ignorato”, afferma Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti. “Dopo i timidi segnali di ripresa e di fiducia da parte di famiglie ed imprese registrati nel 2015, dall’inizio dell’anno c’è stata una battuta d’arresto, soprattutto nei comportamenti degli italiani che, di fronte alla perdurante incertezza e all’andamento oscillatorio dell’economia, sono tornati a stringere i cordoni della borsa. I primi a risentirne sono naturalmente i consumi a tutto campo e di conseguenza le imprese, soprattutto piccole, che già fanno fatica a tirare avanti”.