“Parmigiano Reggiano dannoso come le sigarette?! Follia”, dice il Corsorzio
“Paragonare il Parmigiano Reggiano alle sigarette è un’assurdità. Lottare contro diabete, cancro e malattie cardiovascolari è corretto. Non lo è diffondere informazioni false e superficiali”. Durissima la reazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano alle notizie anticipate dal Sole24Ore, secondo cui il 27 settembre a New York l’assemblea delle Nazioni Unite discuterà una risoluzione per invitare gli Stati a misure restrittive su grassi saturi, sale e zuccheri.
Secondo indiscrezioni, le linee guida allo studio potrebbero prevedere una tassazione aggiuntiva sui prodotti contenenti grassi saturi, zuccheri e sale oltre alla introduzione di una etichettatura nutrizionale simile a quelle semaforiche. Insomma l’85% delle DOP Italiane, tra cui prodotti di eccellenza come l’olio extravergine o il Parmigiano Reggiano, sarebbe penalizzata e messa in cattiva luce di fronte ai consumatori di tutto il mondo, colpendo quei 41miliardi di euro di export agroalimentare fatturati nonostante i danni dell’Italian Sounding, stimato in 90 miliardi di euro di cui 23 miliardi solo mercato USA.
“Il Parmigiano Reggiano – continua Riccardo Deserti, direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano – si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, caglio e sale), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi. Le sue proprietà sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto: alta digeribilità, elevato contenuto di calcio presente in forma particolarmente biodisponibile, assenza di additivi e conservanti, ricchezza di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico.
Per queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, passando per gli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale. Grazie al suo processo produttivo, il Re dei formaggi è anche naturalmente privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita dal momento che tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici. Paragonarlo alle sigarette e dire che “nuoce alla salute” è pura follia.
Anche MDC ha annunciato azioni a difesa dei prodotti e dei consumatori italiani. “Non ci sono riusciti a livello di Unione Europea con le etichette nutrizionali a semaforo, introdotte solo da Francia e Gran Bretagna, ed ora riprovano a penalizzare l’agroalimentare italiano e a confondere miliardi di consumatori addirittura all’ONU, attraverso l’Organizzazione Mondiale della Sanità”, commenta MDC.