OnlyFans, star denunciata dalla Finanza. Codacons: “Servono controlli a tappeto”
Codacons: in Italia cresce il popolo dei “creators” sulle piattaforme come OnlyFans con un giro d’affari da 2 miliardi e mezzo di euro
In Italia cresce il popolo dei “creators” sulle piattaforme a pagamento, come OnlyFans. Solo quest’ultima muove un business da miliardi di euro a livello mondiale. La piattaforma, nota per i servizi di intrattenimento a pagamento, soprattutto per adulti, finisce nel mirino del Codacons che chiede “controlli fiscali a tappeto sul popolo dei creators italiani”. L’associazione interviene in questo modo sul recentissimo caso di cronaca che riguarda una star di OnlyFans finita sotto i riflettori della Guardia di Finanza del comando provinciale di Varese per una possibile evasione fiscale.
Content creator e fisco
Nelle attività di contrasto all’evasione fiscale, i finanzieri di Varese hanno analizzato la platea dei digital content creator residenti nel territorio, individuando una creatrice, totalmente sconosciuta al fisco, di contenuti per adulti condivisi sulla piattaforma. Dalle analisi fatte dai finanziari è emerso che l’imprenditrice dell’online, comparsa anche in diversi programmi radiofonici e televisivi, “nonostante la grande disponibilità economica dimostrata e le dichiarazioni circa i propri compensi milionari, dichiarava poco più di 50 mila euro di ricavi. Pertanto, veniva effettuata apposita richiesta di dati e informazioni alla piattaforma, ove operava il predetto contribuente, che comunicava compensi elargiti per circa 1 milione e mezzo negli anni 2021 e 2022”.
L’imprenditrice è stata denunciata presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio per il reato di dichiarazione infedele in relazione all’annualità 2022 e sono stati contestati oltre 1 milione e mezzo di euro di IRPEF evasa, comprensivo di tassa etica.
Codacons: promessa di facili guadagni, servono controlli
Il Codacons sottolinea che “il mercato di OnlyFans è in continua crescita al punto che nel 2023 la società ha generato un business da 6,6 miliardi di euro a livello globale e conta ben 305 milioni di utenti registrati alla piattaforma”.
Il mercato dei contenuti a pagamento prospera anche in Italia, dove si stima siano 350mila i “creators”, ossia coloro che ricorrono alle varie piattaforme per pubblicare video, foto, musica e contenuti vari a pagamento, per un giro d’affari potenziale da 2,5 miliardi di euro annui.
“La promessa di facili guadagni spinge sempre più persone in Italia a tentare la strada dei contenuti a pagamento, specie se per adulti – afferma il Codacons – Oltre a video e foto riservati agli abbonati e per i quali si paga un canone mensile, c’è poi il mercato degli “extra”, ossia contenuti personalizzati richiesti dagli utenti attraverso messaggi e chat private, per i quali i creators di Onlyfans chiedono somme di denaro aggiuntive”.
Per l’associazione si tratta di “un mercato opaco che, come dimostrano le ultime inchieste della Guardia di Finanza, spesso sfocia in forme di evasione fiscale, trattandosi di proventi soggetti a tassazione ma non regolarmente dichiarati. Per tale motivo – conclude il Codacons – riteniamo più che mai necessario in Italia un giro di vite sul settore, disponendo controlli fiscali a tappeto sul popolo dei creators italiani, finalizzati a recuperare somme non dichiarate al Fisco”.