mutui


Il Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa dovrà essere rifinanziato entro la fine dell’anno per evitarne il blocco dell’operatività. Nel frattempo, in circa un mese e mezzo di operatività effettiva, il Fondo ha consentito a 2.200 famiglie di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate dei mutui. Si tratta dell’iniziativa di recente avvio che rappresenta la misura pubblica di raccordo con la moratoria dell’Abi concordata con le Associazioni dei consumatori, portata avanti dal 2010.

Tuttavia le dotazioni residue del Fondo (circa 10 milioni di euro) si stima potrebbero esaurirsi entro la fine dell’anno. Questo quanto emerso dall’odierna riunione del Tavolo tecnico di attuazione costituito dalle parti firmatarie dell’Accordo “Piano famiglie” del 2 luglio 2010: Anci, Conferenza Episcopale Italiana, Conferenza Stato Regioni, Dipartimento della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Economia e delle Finanze e 13 Associazioni dei Consumatori. Dalla prima versione del Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa sono state circa 140 mila le famiglie raggiunte dall’iniziativa.

E’ intervenuto alla riunione il sottosegretario Pier Paolo Baretta, che nel dare riconoscimento al lavoro svolto dai diversi soggetti coinvolti nel tavolo ha dichiarato: ”Il Fondo di solidarietà rappresenta di fatto una modalità innovativa di ammortizzatore sociale, nei confronti del quale il Governo non può che confermare la massima attenzione” e ha sottolineato “l’utilità di questi tavoli di confronto che permettono di individuare i problemi ma anche di proporre soluzioni compatibili con i vincoli di finanza pubblica”.

Nell’attuazione delle misure di sostegno alle famiglie è stata fondamentale la collaborazione fra l’Abi e le 13 Associazioni dei Consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Asso-consum, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori): questo soprattutto per il buon esito dell’iniziativa, denominata “Percorso famiglia”, che prevede un insieme di misure differenziate in virtù delle fasi evolutive della famiglia, tutte finalizzate a favorire l’accesso al credito e il sostegno al pagamento delle rate in caso di difficoltà. Dal luglio 2012, quando è stato siglato l’Accordo, sono state promosse presso i Ministeri competenti quelle proposte di semplificazione delle misure di intervento pubblico per agevolare l’accesso al credito che oggi sono rappresentate dal “Fondo per la casa”, dal “Fondo per gli studenti” e dal Fondo “Nuovi Nati”. Allo studio c’è ora lo sviluppo di strumenti per le persone over-65 anni, con la proposta di attuare in Italia il “Prestito ipotecario vitalizio”, uno strumento che consente di ottenere un finanziamento ipotecario mantenendo proprietà e possesso dell’immobile posto a garanzia. Fra tutti gli strumenti, il Fondo “Nuovi Nati”, costituito in accordo con il Dipartimento della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri rappresenta, ad oggi, la misura di maggior successo: con una dotazione di 25 milioni di euro sono stati erogati circa 34.000 finanziamenti a genitori di bimbi nati o adottati a partire dal 2009 per un controvalore di 166 milioni di euro.

Durante l’incontro sono stati anche forniti i dati dell’iniziativa di sospensione delle rate dei mutui, concordata tra Abi e 13 Associazioni dei consumatori, che si è conclusa lo scorso 31 marzo 2013 – sostituita dal Fondo di solidarietà – e che ha riguardato circa 100.000 famiglie, per un controvalore di mutui, in termini di debito residuo pari a 10,9 miliardi di euro, con un beneficio, in media, di 7.000 euro per famiglia.


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