Monitoraggio prezzi alimentari, al via gli Osservatori speciali
Partono gli Osservatori speciali di rilevamento prezzi presso per Prefetture. Con l’aiuto delle associazioni dei consumatori faranno il monitoraggio dei prezzi al dettaglio
Associazioni dei consumatori in campo per monitorare i prezzi dei mercati al dettaglio. È la promessa con cui prende il via il progetto degli osservatori sul monitoraggio dei prezzi agroalimentari.
All’inizio di luglio è stato infatti sottoscritto un protocollo d’intesa al Mimit (Ministero delle imprese e del Made in Italy): questo prevede che presso le Prefetture Capoluogo di regione e i Commissariati del Governo per le province di Trento e Bolzano saranno istituiti “Osservatori speciali” che “si avvarranno, per la loro attività, anche della collaborazione sul territorio delle Associazioni dei consumatori che concorreranno a rilevare nei mercati le informazioni e i dati di prezzo”.
«Saranno istituiti Osservatori speciali dei presidi di rilevamento dei prezzi presso le Prefetture ed un ruolo strategico verrà svolto dalle associazioni dei consumatori per monitorare i prezzi nei mercati al dettaglio – ha dichiarato il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Presidente del Cncu, Massimo Bitonci – Un lavoro sinergico che vuole essere uno strumento di contrasto al caro vita e che potrà contare sul supporto di Unioncamere e dei consiglieri del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU). Questi rilevamenti, la cui durata sarà di sei mesi, ci forniranno il polso sull’andamento dei prezzi al consumo di un paniere di prodotti alimentari e agroalimentari, garantendo trasparenza per i cittadini e fungendo da cartina tornasole per eventuali fenomeni speculativi a scapito delle famiglie» (Fonti stampa).
Codacons: definire il “prezzo anomalo”
Gli Osservatori speciali di rilevamento dei prezzi presso le Prefetture rappresenteranno dunque “un nuovo strumento per monitorare le anomalie dei listini al dettaglio e individuare le speculazioni a danno dei consumatori”, commenta il Codacons.
L’associazione chiede però al Governo di “definire in modo preciso il “prezzo anomalo” previsto dalla legge del 2005, ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l’illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato”, con conseguente possibile intervento di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
«Accogliamo con soddisfazione questa importante novità in favore dei consumatori tesa a combattere i rincari ingiustificati dei listini, ma al tempo stesso chiediamo di potenziare le norme e gli interventi contro gli illeciti – ha detto il presidente Codacons Gianluca Di Ascenzo – Serve in particolare definire il “prezzo anomalo”, fattispecie prevista dalla legge 231 del 2005 ma mai attuata, che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare. Lungo la filiera che va dal campo alla tavola si annidano anomalie e ricarichi ingiustificati che fanno salire a dismisura i listini al dettaglio e pesano come un macigno sulle tasche dei consumatori. E quando i prezzi salgono repentinamente, la loro successiva discesa è tutt’altro che scontata e, se avviene, è incredibilmente lenta».