Ricordate lo slogan “La vita in blu”? Era una campagna pubblicitaria lanciata lo scorso anno dalla multinazionale Auchan, catena di ipermercati presente in Francia, Italia ed altri Paesi. La campagna era stata segnalata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dal nostro direttore Antonio Longo, in qualità di Consigliere Cese (Comitato Economico e Sociale Europeo) rappresentante dei consumatori italiani in Europa.
Si segnalava il fatto che, sull’onda delle etichette a semaforo inglesi, Auchan privilegiava sugli scaffali una serie di prodotti contraddistinti da un cuoricino blu, portando a giustificazione la scelta qualificata di un “Collegio di esperti” che ne certificavano in modo oggettivo la salubrità.

Secondo Longo, c’erano varie violazioni del Codice del consumo, in particolare gli articoli 20 e 21, perché si condizionavano le scelte del consumatore, inducendolo a pensare che quei prodotti fossero particolarmente salutari, più degli altri, senza alcun riscontro oggettivo ma soltanto in base al giudizio di un “collegio di esperti”, scelti discrezionalmente da Auchan.

Mancavano, affermava Longo, trasparenza e oggettività delle valutazioni.

L’Autorità Antitrust ha aperto una indagine e ha effettuato gli accertamenti, acquisendo informazioni anche dai rappresentanti dell’azienda.

Come informa il Bollettino AGCM n. 40 del 29 ottobre 2018 a chiusura dell’indagine, essendo state riconosciute fondate le segnalazioni, per evitare sanzioni Auchan è stata costretta a prendere precisi impegni e cioè:

– Una campagna di informazione verso i consumatori in cui si precisa il significato “commerciale” dell’iniziativa “La vita in blu”, sottolineando che la scelta dei prodotti contrassegnati dal logo è frutto di una scelta “meramente soggettiva”. In particolare il logo sui prodotti consigliati sarà integrato dalla scritta “scelti da noi”.

– Nel programma esplicativo e nel Manifesto diretto a informare i consumatori si preciserà con un prembolo “la soggettività dei criteri uniformi posti dal professionista alla base della selezione” e che “sono stati selezionati secondo principi scelti da Auchan”.

– Si modificheranno le modalità di valutazione e confronto con gli altri prodotti.

il collegio degli esperti sarà ampliato, con altri tre membri esterni di comprovata esperienza in materia di nutrizione. In particolare saranno un dirigente di struttura pubblica o membro di un’Autorità con esperienza nell’ambito dell’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione o informazioni ai consumatori; un professionista con esperienza di attività didattica/scientifica in ambito medico con focus sulle scienze dell’alimentazione umana; e un altro rappresentante di associazioni di consumatori.

Nel caso di mancata osservanza di tali impegni, che saranno monitorati dall’AGCM, Auchan rischia una sanzione pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 euro; in caso di reiterata inottemperanza l’Autorità può disporre la sospensione dell’attività di impresa per un periodo fino a 30 gg.

“Sono molto soddisfatto della decisione dell’AGCM – ha dichiarato Antonio Longo – perché è stata riconosciuta la fondatezza delle mie segnalazioni riguardo il rischio di informazione ingannevole al consumatore. D’ora in poi Auchan e altre eventuali aziende dovranno essere molto più caute prima di vantare claim salutistici”.

 

Notizia pubblicata il 12/11/2018 ore 17.22


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