Competenze digitali migliori come chiave per il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini. Con questo obiettivo la Commissione europea ha adottato oggi nuove iniziative per migliorare le competenze digitali dei cittadini e con esse la dimensione europea dell’istruzione, per promuovere i valori comuni europei e  la conoscenza del funzionamento dell’Unione nelle scuole. Le nuove proposte della Ue “mirano a ridurre le disuguaglianze socioeconomiche, sostenendo nel contempo la competitività, al fine di costruire un’Europa più unita, più forte e più democratica”, informa Bruxelles in una nota.

Le nuove proposte saranno anche discusse al primo Vertice europeo dell’istruzione che si svolgerà il 25 gennaio a Bruxelles, dedicato al tema “Porre le basi dello spazio europeo dell’istruzione – Per un’istruzione innovativa, inclusiva e basata sui valori”. Fra le iniziative proposte dalla Commissione c’è una raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente – che mira allo sviluppo delle competenze chiave durante tutto l’arco della vita – per migliorare i sistemi di istruzione europei. La Commissione raccomanda misure che promuovano le competenze in scienze, tecnologie, ingegneria e matematica (gli ambiti STEM) e a motivare un maggior numero di giovani a intraprendere carriere in tali ambiti. Altra proposta è quella di una raccomandazione del Consiglio sui valori comuni, l’istruzione inclusiva e la dimensione europea dell’insegnamento.

C’è poi il piano d’azione per l’educazione digitale, che propone tre priorità: un migliore impiego delle tecnologie digitali per l’insegnamento e l’apprendimento; lo sviluppo delle competenze e delle abilità digitali necessarie per vivere e lavorare in un’era di trasformazioni digitali; il miglioramento dell’istruzione mediante una previsione e un’analisi dei dati più attente. Le iniziative prevedono il sostegno alle scuole con connessioni a banda larga ad alta velocità e una campagna di sensibilizzazione alla sicurezza online e all’alfabetizzazione mediatica.

Quanto questo sia importante è sottolineato da due dati: il 90% dei lavori del futuro richiederà competenze digitali, che attualmente mancano al 44% dei cittadini europei. Sostiene Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali:”L’era digitale sta permeando tutti gli aspetti delle nostre vite: la necessità di fare attenzione alla trasformazione digitale non si limita a coloro che lavorano nelle tecnologie dell’informazione. La carenza di competenze digitali è un fenomeno reale. Mentre il 90% dei lavori del futuro richiedono determinate competenze in campo digitale, il 44% degli europei non possiede neanche le abilità di base. Il piano d’azione per l’istruzione digitale che proponiamo oggi aiuterà gli europei, gli istituti e i sistemi di istruzione a prepararsi meglio a vivere e lavorare in società sempre più digitali.”

 

Notizia pubblicata il 17/01/2018 ore 16.00


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