Inflazione in lieve frenata, Consumatori: discesa lenta
L’inflazione è in lieve frenata al più 5,3%. Per i Consumatori il calo è troppo lento e insufficiente
Inflazione in lieve frenata al più 5,3%, carrello della spesa a più 8,3%, prodotti alimentari e bevande analcoliche ancora su prezzi consistenti. Sono i numeri che finiscono sotto osservazione dei Consumatori, che fanno i conti sulle ripercussioni dei prezzi sui bilanci delle famiglie e su un calo considerato ancora insufficiente. E troppo lento.
Codacons: il paniere anti-inflazione non salverà le tasche delle famiglie
“L’inflazione non cala abbastanza, e con un tasso al +5,3% una famiglia tipo si ritrova a spendere +1.550 euro all’anno a causa degli aumenti dei prezzi, spesa che sale a +2.008 euro all’anno per un nucleo con due figli”, afferma il Codacons davanti ai dati Istat.
L’inflazione, prosegue l’associazione, “cala al rallentatore, passando dal +5,4% di agosto al +5,3% di settembre, con alcuni settori come alimentari e carrello della spesa che segnano una crescita dei prezzi ancora sostenuta, rispettivamente +8,6% e +8,3%. Dopo due anni di caro-vita che hanno svuotato le tasche degli italiani, i prezzi al dettaglio dovrebbero scendere in modo più marcato ma questo non avviene, e il Governo deve adottare misure più incisive per ottenere una riduzione immediata dei listini al dettaglio, a partire da un congelamento delle accise sui carburanti. Il paniere anti-inflazione varato ieri, infatti, non appare assolutamente in grado di far scendere i prezzi e tutelare i redditi delle famiglie, perché lascia a commercianti e industria la facoltà di scegliere quali beni scontare e a quali condizioni, e temiamo possa rivelarsi un clamoroso flop”.
Inflazione: Unc, discesa a passo di lumaca
«Prosegue la discesa dell’inflazione annua, anche se con un passo da lumaca – afferma il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona – Una goccia nel mare. Purtroppo sul mese precedente i prezzi salgono ancora molto, +0,2%».
L’associazione chiede al Governo di fare “qualcosa di serio sull’inflazione” mettendoci le risorse. Oppure, prosegue Dona, «a costo zero per il Governo, dovrebbero almeno stracciare l’attuale inconcludente disegno di legge sulla concorrenza, altro provvedimento spot come il Trimestre anti-inflazione, e, ad esempio, eliminare il DPR che impedisce ai negozianti di fare più di 3 offerte sottocosto all’anno e per una durata superiore a 10 giorni. A che servono 3 mesi di Patto anti-inflazione, se poi le offerte vere, quelle sottocosto, sempre che non le abbiano già fatte nei primi 9 mesi dell’anno, non le potranno fare per più di 10 giorni? Bene, invece, il calo sui prodotti alimentari e del carrello della spesa che scendono, rispettivamente, da 9,9% di agosto a +8,7% di settembre e da 9,4% a 8,3%».
L’UNC stima che per una coppia con due figli, l’attuale inflazione si traduca in un aumento del costo della vita pari a 1464 euro su base annua, dei quali 706 di rincari sul carrello della spesa che sta a più 8,3%. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua è di 1333 euro, 641 euro per il carrello della spesa. La famiglia numerosa, con tre o più figli, subisce un rincaro annuo di 1644 euro, 836 euro per il carrello della spesa.