Il Parlamento europeo approva la riforma del copyright online
Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva #copyright con 348 eurodeputati a favore e 274 contrari. È quanto si legge in un tweet del Parlamento europeo.
“Il Parlamento europeo difende la creatività e i lavori creativi”, ha twittato il presidente Antonio Tajani. Passa dunque la riforma del diritto d’autore online, dopo il dibattito che questa mattina ha animato l’Aula fra favorevoli e contrari.
Il Parlamento europeo, si legge in un tweet, “ha approvato nuove regole sul diritto d’autore online: la direttiva vuole garantire che le regole applicabili nel mondo “reale” si applichino anche online“.
L’accordo deve essere ora formalmente approvato dal Consiglio dei Ministri Ue ed entrerà in vigore due anni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Ue.
Il Parlamento europeo ribadisce in un comunicato stampa che “le nuove norme UE sul copyright, che includono salvaguardie alla libertà di espressione, consentiranno a creatori ed editori di notizie di negoziare con i giganti del web”. Le piattaforme online saranno responsabili dei contenuti caricati dagli utenti. Meme e gif sono espressamente esclusi dalla direttiva. Hyperlink ad articoli di attualità accompagnati da “singole parole o brevi estratti” possono essere condivisi liberamente mentre i giornalisti, prosegue il Parlamento, devono ottenere una quota delle entrate legate al diritto d’autore ottenute dal loro editore. Obblighi meno rigidi sono previsti per le start up.
Si chiude così un processo legislativo iniziato nel 2016. “Spetterà ora agli Stati membri, nelle prossime settimane, approvare la decisione del Parlamento – si legge in una nota – La direttiva intende garantire che diritti e obblighi del diritto d’autore di lunga data si applichino anche online. YouTube, Facebook e Google News sono alcuni dei nomi di gestori online che saranno più direttamente interessati da questa legislazione. La direttiva si impegna inoltre a garantire che Internet rimanga uno spazio di libera espressione”.
Si specifica poi che lo snippet “può continuare ad apparire in un newsfeed di Google News, ad esempio, o quando un articolo è condiviso su Facebook, a condizione che sia “molto breve”. Il caricamento di opere protette per citazioni, critiche, recensioni, caricature, parodie o pastiche è stato protetto ancor più di prima, garantendo che meme e GIF continuino ad essere disponibili e condivisibili sulle piattaforme online”.
Esclusa dall’applicazione della direttiva sarà il caricamento di opere su enciclopedie online come Wikipedia e su piattaforme software open source come GitHub. Nel comunicato del Parlamento europeo non si fa menzione dei cosiddetti filtri in upload, uno dei punti più contestati da chi si è opposto alla direttiva.
@sabrybergamini