Gentile signora, sgombriamo il campo da un equivoco: siamo una voce libera, indipendente e al servizio dei consumatori. Ma non siamo la voce dell’associazionismo tout court. Quando lei cita ad esempio il Moige, il Comilva (a noi sconosciuto) o Il Sentiero di Nicola non siamo assolutamente d’accordo circa un nostro presunto obbligo di riportare tutte le posizioni o le notizie di cronaca (manifestazioni, fiaccolate…). Peraltro molti di questi soggetti non ci mandano alcun comunicato e non sappiamo nulla delle loro iniziative.

Ma comunque abbiamo il diritto e il dovere di una scelta coerente con la nostra linea editoriale, decisa dall’editore (la cooperativa di giornalisti) e dal direttore (il sottoscritto). I nostri lettori decideranno se continuare a leggerci o meno. Non siamo la Gazzetta Ufficiale.

E la nostra linea è quella di scegliere il bene comune, la scienza, la responsabilità contro il soggettivismo, le “cure fai da te” e in qualche caso la cialtroneria e l’affarismo. Siamo il Paese della “cura Di Bella”, della truffa della “terapia staminale”che ha buttato sul lastrico tante famiglie speculando indegnamente sulla loro angoscia per malattie gravi. Siamo contro i guru-stregoni che periodicamente ancora lanciano allarmi su presunte e mai dimostrate correlazioni tra vaccini ed autismo, ignorando che l’autorevole rivista inglese Lancet ha ritirato uno studio che nel 1998 aveva lanciato l’allarme e che già era stato confutato nel 2004. In Gran Bretagna i casi di morbillo erano 150 prima di questo studio, sono saliti ad oltre 1300 oggi. Lo stesso sta avvenendo nel nostro Paese.

Noi scegliamo la medicina scientifica, scegliamo personaggi indiscussi come Garattini, che ha recentemente dichiarato che i vaccini sono assolutamente necessari per la tutela della salute pubblica, anche se ha invitato a rafforzare le ricerche su eventuali tossicità, controindicazioni individuali e altre possibile patologie conseguenti alla somministrazione dei vaccini.

E non vogliamo dare spazio ad allarmismi ingiustificati, che rischiano di esporre i nostri bambini e le persone più fragili a malattie gravi.

Se la regioni Veneto e Liguria faranno ricorso, attenderemo fiduciosi il responso. Ma intanto non daremo neppure una riga ad una presunta “controinformazione” fondata sulle chiacchere da bar, quando non su speculazioni politiche o banale voglia di apparire.

 

di Antonio Longo

direttore Help Consumatori

Questa è la risposta a una lettera che è arrivata ad Help Consumatori sul tema dei vaccini e sul modo in cui Help Consumatori sta facendo informazione sui vaccini. Qui di seguito pubblichiamo integralmente la lettera.

 

Spettabile Redazione,

leggo oggi l’ennesimo vostro comunicato di aggiornamento su come la ministra Lorenzin stia diffondendo le prime indicazioni operative per l’attuazione del suo decreto sull’obbligo vaccinale.

E’ giusto che una agenzia di informazione online si premuri di aggiornare i cittadini citando letteralmente interi stralci di un decreto che è stato promulgato, sempre letteralmente, per diffondere “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”.

Quello che non è giusto è che un ente come il vostro, che da vostro statuto si dichiara Agenzia on line di informazione quotidiana dedicata ai consumatori, alle associazioni che li rappresentano (…) rappresentando i punti di vista e le iniziative di tutte le associazioni, delle istituzioni, delle aziende, degli esperti, insomma di tutti coloro che a vario titolo hanno da dire o fanno qualcosa nell’universo del consumo” non abbia dedicato altrettanto spazio alla voce delle decine di migliaia (ma il dato è ampiamente sottostimato) di famiglie che dal 19 maggio, giorno in cui l’odioso decreto è stato annunciato, stanno opponendo un fermo rifiuto ad un provvedimento vessatorio, discriminatorio, ricattatorio e soprattutto indubitabilmente anticostituzionale.

Un provvedimento che minaccia i nostri figli con una ferocia inaudita: non solo il rischio è che vengano sottratti alle loro famiglie per essere sottoposti, senza una accurata verifica preventiva del loro stato di salute, ad un TSO, ma che venga loro precluso il sacrosanto diritto ad accedere ai basilari servizi di ricreazione, socializzazione, formazione e istruzione.

Dal momento che voi rappresentate “tutte le associazioni”, per quale motivo all’interno di una notizia come quella odierna, che oltretutto cita un dato tra i più discussi, ovvero la presunta epidemia di morbillo che viene smentita dallo stesso portale Epicentro, dell’ISS, non si fa nessuna menzione alla manifestazione tenutasi a Roma la scorsa domenica, nella quale oltre 10.000 persone hanno sfilato per protestare contro questo attentato nei confronti della democrazia e dei più basilari diritti sanciti da convenzioni internazionali, che il nostro paese ha sottoscritto ma che improvvisamente pare non abbiamo più valore?

E la fiaccolata di Verona? E le altre centinaia di manifestazioni di piazza?  Vero è che i giornali stanno deliberatamente boicottando questi eventi. Ma me lo aspetto da quotidiani e tg che hanno l’obbligo (non siamo gli unici eh?) di indirizzare l’opinione pubblica in direzioni ben determinate. Non me lo aspetto invece da voi, che vi chiamate Help Consumatori. E di consumatori in questo specifico frangente ce ne sono veramente tanti a chiedervi aiuto!!

Per quale motivo non avete citato, in rappresentanza di “tutti i punti di vista” il Comilva, il Moige, il Codacons, Il sentiero di Nicola, le decine di associazioni che raccolgono le testimonianze dei danneggiati da vaccino, le centinaia di gruppi che spontaneamente si stanno formando per fare appello affinché questo decreto venga fermato, perché gravemente lesivo dei diritti di famiglie e bambini, in assenza di reali condizioni di emergenza sanitaria, come già negato dallo stesso Gentiloni?

Voi che avete come missione “l’informazione a 360 gradi” ditemi come è possibile che questa passi attraverso norme coercitive che azzerano il confronto, il dialogo, l’adesione?

Spero di essermi persa qualcosa, che gli articoli in cui si sia dato spazio anche a queste risposte siano numerosi e ben diffusi, spero che mi rassicuriate sul fatto che vi state realmente occupando di fare chiarezza dando accesso al contradditorio e al libero scambio di opinioni. Lo spero fortemente.

Una nota per finire, importante e doverosa. Io che vi scrivo, così come tutti quelli che condividono questa battaglia per il ripristino della legalità, non sono contraria ai vaccini. Voglio però che lo stato nel quale vivo con la mia famiglia mi offra la possibilità di percorsi vaccinali personalizzati, garanzie sull’immunizzazione, chiarezza sulle possibili reazioni avverse e sui rischi legati alla somministrazione di farmaci che non possono essere sbrigativamente derubricati come “assenti”.

Nell’attesa di un vostro cortese riscontro vi saluto cordialmente.

Laura Biagini

PS: mentre scrivo apprendo che il Governatore Zaia ha deciso di impugnare ufficialmente il decreto. Non vedo l’ora di leggere anche sulle vostre pagine questa bellissima notizia.


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