Non c’è accordo in Europa sulla proposta di rinnovo del glifosato per altri cinque anni. È quanto scrive su twitter Rai Radio 1. I governi europei non hanno ancora trovato un’intesa sul rinnovo del contestato erbicida: manca infatti la maggioranza. Scrive Enrico Cinotti sul Salvagente online: “Nuovo stop al glifosato e altra sonora bocciatura per la Commissione europea: stamane non è stata raggiunta la maggioranza qualificata degli Stati membri sulla proposta di Bruxelles di autorizzare per altri 5 anni l’uso dell’erbicida più diffuso al mondo”. Dopo il voto contrario di oggi, prosegue il Salvagente, “è probabile che verrà convocato il comitato d’appello il 27 novembre”.

Non è la prima volta che la proposta della Commissione viene bocciata. Già a fine ottobre, la proposta della Commissione di rinnovare l’autorizzazione all’uso di questo erbicida per altri dieci anni non aveva raccolto il parere positivo della maggioranza degli Stati. Si era poi chiusa senza voto anche la riunione del comitato Paff per alimenti, mangimi e piante che si sarebbe dovuta esprimere su una proposta di rinnovo del glifosato per un periodo di tempo compreso fra 5 e 7 anni. Nel frattempo, dal Parlamento europeo è arrivata la richiesta di divieto totale del glifosato entro il 2022. Il 24 ottobre in una risoluzione non vincolante i deputati del Parlamento europeo hanno chiesto di eliminare subito l’uso domestico di questo erbicida, e di metterlo al bando dall’agricoltura entro il 2022. L’Europarlamento ha poi chiesto che le valutazioni dei rischi da parte della Commissione europea siano rese pubbliche.

La votazione di oggi ha visto di nuovo gli Stati divisi, con nove contrari (tra cui l’Italia), cinque astenuti e quattordici a favore. “Bene il no dell’Italia al voto odierno, mentre la Commissione continua a cercare l’appoggio per una nuova autorizzazione per il glifosato, noncurante degli scandali legati ai “Monsanto Papers” e al “copia-incolla” nelle valutazioni del rischio europee – commenta  Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia – Non si può continuare a permettere la contaminazione di suolo, acqua, cibo e persone, il glifosato deve essere vietato ora, non fra tre, cinque o dieci anni”. Anche nel prossimo voto in realtà, spiega Greenpeace, non ci si aspetta un cambiamenti sostanzialie nelle posizioni dei diversi paesi. Nel passaggio successivo, la Commissione ha il potere di adottare autonomamente la proposta di rinnovo anche senza il sostegno dei governi.

Sul glifosato si sta combattendo una battaglia sempre più pressante. Oltre un milione di persone ha  firmato l’Iniziativa dei cittadini europei che chiede alla Ue di vietare il glifosato in Europa, di rivedere la procedura di approvazione dei pesticidi e di fissare obiettivi obbligatori di riduzione dell’uso dei pesticidi validi in tutta l’UE.

 

Notizia pubblicata il 09/11/2017 ore 17.08


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