Il topo Geronimo Stilton testimonial di Multicentrum Junior, integratore alimentare multivitaminico e multiminerale destinato ai bambini dai quattro anni in su. Un richiamo non indifferente per i più piccoli, perché l’integratore viene venduto in farmacia con un gadget di Geronimo Stilton. Si tratta di un’operazione di co-marketing considerata  discutibile da Altroconsumo, che ha inviato una segnalazione  all’Autorità Antitrust e all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria.
Quale campagna di marketing è più efficace dell’accostare uno dei personaggi più amati dei bambini a un integratore alimentare Junior? – si domanda l’associazione – Peccato che, nel caso di Multicentrum, l’operazione finisca per risultare lesiva dei diritti dei consumatori. Nelle farmacie di tutta Italia, infatti, il prodotto Multicentrum Junior sarà disponibile insieme a un gadget Geronimo Stilton Classic. A rincarare la dose, ribadendo la vicinanza del celebre cartone animato al prodotto, è stato realizzato un gioco online dedicato ai bambini “Benjamin, tempo di sport!”, disponibile all’indirizzo geronimostilton.com, al quale è possibile accedere cliccando su un bottone con l’immagine dell’integratore Multicentrum”.
L’operazione è stata lanciata nei giorni scorsi da Atlantyca Entertainment con queste parole: “Atlantyca ha ideato, insieme al brand Multicentrum, l’integratore alimentare multivitaminico e multiminerale più venduto in Italia e nel mondo, un progetto di co-marketing che offrirà ai consumatori italiani un prodotto in esclusiva: un blister di Multicentrum Junior con la TOPOLUCE, una simpatica torcia tascabile, di Geronimo Stilton. L’esclusivo pack Multicentrum Junior con il gadget Geronimo Stilton Classic, sarà disponibile in più di 90.000 confezioni vendute in oltre 7000 farmacie in Italia”.
Una “raffica di fuoco” che rischia di alimentare un consumo inappropriato dell’integratore e di far ritrovare i genitori sotto la spinta del fattore “assillo” da parte dei più piccoli, ammaliati dalla figura del loro beniamino. Spiega Altroconsumo: “L’utilizzo di un personaggio come Geronimo Stilton può generare un consumo inappropriato del prodotto. I genitori, infatti, potrebbero essere indotti ad acquistare un prodotto non necessario come Multicentrum Junior perché convinti dai propri figli, attratti a loro volta dal personaggio del cartone animato. Questo tipo di comunicazione genera il cosiddetto nag factor, ovvero l’effetto assillo che i minori, inconsapevolmente condizionati dalla pubblicità, operano su mamma e papà affinché acquistino il prodotto. Essendo venduto in farmacia, inoltre, Multicentrum Junior viene percepito come sicuro e utile per la salute dei propri figli”.
L’associazione considera l’operazione una pratica commerciale ingannevole perché contiene un’esortazione diretta ai bambini affinché convincano i genitori ad acquistare l’integratore. Per questo Altroconsumo ha inviato una segnalazione all’Antitrust, perché sospenda la campagna pubblicitaria, e ha chiesto l’intervento dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria.
Si legge nella segnalazione all’Antitrust: “Tramite comunicato stampa emanato da Atlantyca Entertainment siamo venuti a conoscenza dell’azione di co-marketing tra il brand Geronimo Stilton Classic e Multicentrum. Nel comunicato stampa si specifica che il prodotto Multicentrum Junior sarà disponibile nelle farmacie di tutta Italia insieme ad un gadget Geronimo Stilton Classic. Inoltre è stato realizzato un on-line game dedicato in particolare ai bambini ”Benjamin, tempo di sport!” disponibile all’indirizzo http://geronimostilton.com/portal/IT/it/benjamin-tempo-di-sport__8352/ al quale si accede direttamente dal sito geronimostilton.com cliccando su un bottone sul quale è presente l’immagine dell’integratore Multicentrum. A nostro avviso tale azione di co-marketing appare lesiva dei diritti dei consumatori dal momento che associa un personaggio particolarmente noto e amato dal pubblico infantile ad un prodotto non indispensabile per la salute dei bambini”. Da qui la richiesta di verificare se la pratica commerciale sia scorretta, di inibirne la comunicazione, di intervenire comunque in via cautelativa attraverso la sua sospensione e di sanzionare la società che l’ha realizzata.
All’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, Altroconsumo chiede di far desistere le parti dall’ulteriore diffusione della comunicazione commerciale perché l’operazione viene considerata lesiva del Codici di Autodisciplina pubblicitaria (all’art. 11) che prevede che “Una cura particolare deve essere posta nei messaggi che si rivolgono ai bambini, intesi come minori fino a 12 anni, e agli adolescenti o che possono essere da loro ricevuti. Questi messaggi non devono contenere nulla che possa danneggiarli psichicamente, moralmente o fisicamente e non devono inoltre abusare della loro naturale credulità o mancanza di esperienza, o del loro senso di lealtà”.


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