Inizierà a lavorare prima dell’avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. Per prevenire e contrastare “strategie di disinformazione volte a minore la creazione di un dibattito libero e consapevole nella Rete” anche su temi che finiscono nel confronto politico ed elettorale. Sono partiti i lavori del tavolo sulla disinformazione online voluto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Nel mirino dell’Agcom le fake news e l’informazione sulle piattaforme digitali. Al  primo incontro, che si è svolto ieri, hanno preso parte Google,Facebook e Wikipedia insieme ai gruppi editoriali e alle associazioni di categoria.

Il tavolo vuole essere una sede di confronto per “favorire forme di autoregolamentazione delle piattaforme digitali e lo scambio di buone prassi per l’individuazione ed il contrasto dei fenomeni di disinformazione online nonché a misurarne e valutarne gli effetti”. L’Agcom l’ha chiamato “Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali”. Ieri si è svolta la riunione di insediamento con i rappresentanti dei media e delle piattaforme digitali e l’obiettivo di iniziare i lavori proprio in vista della campagna elettorale.

L’Agcom si aggancia alle iniziative avviate a livello europeo e internazionale. Spiega una nota stampa che “partendo dalle esperienze di fact-checking e da altre iniziative avviate da editori di stampa e radiotelevisivi con i social network in alcuni Paesi europei, il Tavolo avvierà la prima fase operativa nel periodo che precede l’avvio della campagna elettorale per le elezioni politiche. Il Tavolo – prosegue l’Agcom – avrà tra i suoi obiettivi anche quello di individuare, nel rispetto della libertà d’espressione, gli strumenti di auto-regolamentazione più efficaci allo scopo di prevenire e contrastare strategie di disinformazione volte a minare la creazione di un dibattito libero e consapevole nella Rete, anche con riferimento a temi che tipicamente sono oggetto di confronto politico-elettorale. In quest’ottica, la partecipazione dei media tradizionali costituirà un prezioso contributo ai lavori”. Più avanti i  lavori si apriranno ad esperti e rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, per trattare di disinformazione online anche nel settore alimentare, sui temi sanitari, sul gioco d’azzardo.

Al tavolo tecnico hanno aderito fra gli altri Google Italy, Facebook Italy, Fondazione Wikimedia Italia, Federazione italiane editori giornali e Confindustria Radio Televisioni, Rai, Mediaset, La7 e Sky Italia, Ordine dei giornalisti e Federazione nazionale della Stampa italiana, Agi e Adnkronos, Associazione nazionale stampa online.

La lotta contro la disinformazione è una priorità per Facebook e il tema è ancora più importante durante le elezioni – informa Facebook – Le persone vogliono trovare su Facebook informazioni corrette ed è quello che vogliamo anche noi. Il lavoro del tavolo tecnico istituito da Agcom consentirà di chiarire e rafforzare ulteriormente le procedure che consentono ai partiti politici e alle autorità competenti di segnalarci rapidamente attività o contenuti in violazione della legge italiana o degli standard della comunità di Facebook. Sarà anche un’occasione importante per discutere di eventuali iniziative comuni per sensibilizzare i cittadini italiani sul tema delle notizie false”.

“In linea con la nostra missione, di rendere le informazioni accessibili ed utili per gli utenti, nei mesi scorsi abbiamo intensificato i nostri sforzi per evitare la diffusione di contenuti offensivi o fuorvianti – spiega Google -. Lo abbiamo fatto migliorando i nostri metodi di valutazione, aggiornando i nostri algoritmi per far emergere contenuti più autorevoli o ancora rendendo disponibile l’etichetta fact check sia sul motore di ricerca sia su Google News per rendere riconoscibili gli articoli che si occupano di verificare i fatti di una notizia. In una logica più ampia, attraverso la nostra Digital News Initiative (DNI), lavoriamo con le organizzazioni del mondo dell’editoria per portare innovazione nel mondo dell’informazione di qualità”.


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