I cittadini europei sembrano essere sempre più favorevoli ad essere parte dell’Unione. Secondo i dati dell’ultima rilevazione dell’Eurobarometro, infatti, aumenta la percezione di poter contare qualcosa nell’UE e che i paesi di appartenenza ricavano benefici dall’essere membri dell’Unione europea.

Il 57% degli europei, infatti, crede che essere parte dell’Unione sia una buona cosa per il proprio paese. Si tratta di una percentuale che è quasi pari a quella rilevata nel periodo pre-crisi. Infine, un numero crescente di cittadini trova che le cose stiano andando nella giusta direzione in Europa (31%, +6 rispetto a marzo 2017).

Il Parlamento europeo inoltre vede un miglioramento della percezione nell’opinione pubblica nei suoi confronti. Si tratta di un aumento di 8 punti percentuali che fanno arrivare al 33% i cittadini che hanno un’immagine positiva di questa istituzione., mentre il 42% ne ha una considerazione neutra.

I dati che emergono dalle ultime rilevazioni di Eurobarometro sono positivi e incoraggianti. Il sondaggio indica che la fiducia nel Parlamento europeo e nel nostro lavoro continua a crescere, con i risultati migliori registrati dal periodo pre-crisi”, ha commentato il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a seguito della pubblicazione dell’ultimo sondaggio di Eurobarometro.

Per quanto riguarda l’Italia, il 36% dei cittadini ha un’immagine positiva del Parlamento europeo – superiore alla media europea (33%) – facendo segnare una decisa risalita (+6%) rispetto alle rilevazioni del 2016, mentre il 35% degli intervistati mantiene un giudizio neutro. Parallelamente, scende la percentuale di coloro che hanno una percezione negativa: dal 32% al 24%, con un calo di ben 8 punti. Quasi la metà degli italiani chiede un ruolo più forte del Parlamento europeo (47%), in crescita di 3 punti rispetto a un anno fa.

Oltre la metà dei cittadini italiani (52%) – a fronte del 55% della media UE – sono interessati all’appuntamento delle elezioni europee del 2019.

I cittadini chiedono un’Europa più politica e democratica, dove a decidere sono i rappresentanti che hanno eletto, e non i funzionari. Per questo, vogliono che il Parlamento rafforzi il suo ruolo, anche nel dibattito sull’avvenire dell’Unione”, ha aggiunto il Presidente Tajani.

In linea con il precedente sondaggio Eurobarometro, i cittadini europei continuano a manifestare un sentimento di vulnerabilità e insicurezza, legato essenzialmente a quattro fenomeni percepiti come “minacce”: terrorismo (58%), disoccupazione (43%), povertà ed esclusione (43%) e immigrazione (35%). Seguono il cambiamento climatico (23%), il fondamentalismo religioso (23%), il crimine organizzato (22%), i conflitti armati (21%), gli estremismi politici (20%), epidemie (10%), cyber-attacchi, dumping sociale e privacy (ognuno al 9%).

La maggioranza dei cittadini vede sempre di più l’Unione europea e le sue istituzioni come attori imprescindibili per rispondere alle loro preoccupazioni, a cominciare dalla lotta al terrorismo, al governo dei flussi migratori o alla disoccupazione giovanile. In alcuni Paesi non tutti i dati sono soddisfacenti. Dobbiamo proseguire l’azione per riavvicinare l’Europa ai suoi popoli, continuando ad ascoltarli e a fornire loro soluzioni efficaci”, ha concluso Tajani.


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