Essere Animali: uccisioni brutali in un allevamento di polli di un fornitore di Lidl (Foto credit Essere Animali)

Essere Animali: uccisioni brutali in un allevamento di polli di un fornitore di Lidl (Foto credit Essere Animali)

Sono immagini sconcertanti quelle che arrivano dall’allevamento di polli di un fornitore della catena di supermercati Lidl Italia situato in Emilia-Romagna.

A diffonderle è Essere Animali, che da due anni è impegnata nella campagna internazionale #LidlChickenScandal, con cui 20 organizzazioni chiedono al colosso tedesco di dimostrare un impegno concreto nel migliorare le condizioni di vita dei polli nella sua filiera.

Maltrattamenti nell’allevamento di un fornitore di Lidl, la testimonianza

I filmati mostrano ritmi di lavoro incessanti e gravi maltrattamenti durante tutte le fasi di vita dei polli, dallo scarico dei pulcini appena arrivati in allevamento al carico nei cassoni diretti al macello.

“In quest’ultima fase – spiega Essere Animali – si vedono gli operatori mentre lanciano senza cura i polli all’interno delle gabbie adibite al trasporto al mattatoio, causando loro ulteriore stress e paura. Una situazione che si potrebbe evitare seguendo la procedura corretta, che prevede invece che i polli vengano depositati nelle gabbie. Generalmente però  gli operatori non sono incentivati a eseguire la procedura nel modo corretto: vengono valutati quasi sempre solo sulla durata delle operazioni invece che sulla presenza di lesioni, fratture o mortalità negli animali”.

“Si tratta di un sistema problematico – prosegue l’associazione – che spinge gli operatori a lavorare in velocità, senza alcuna cura della qualità del lavoro stesso”.

Continua la dura testimonianza di Essere Animali: “i polli scartati, perché considerati poco sviluppati o malati, vengono presi per la testa e fatti roteare per essere uccisi” – ignorando quindi la procedura corretta indicata dalle linee guida per le buone pratiche di abbattimento della Commissione europea -. “Una volta lanciati nel cassone, sono diversi i polli che sbattono le ali e tentano la fuga, suggerendo che molti sono ancora coscienti e che l’abbattimento non è stato efficace”.

Foto credit Essere Animali
Foto credit Essere Animali

Il numero di animali scartati a fine ciclo risulta essere “elevato: una conseguenza evidente della selezione genetica delle razze a rapido accrescimento, che spesso causa a questi animali enormi problemi nello sviluppo e nella crescita”.

A queste immagini si aggiungono i video che mostrano un operatore schiacciare diversi polli giovani a bordo di un trattore, mentre è intento a fresare la lettiera. Si tratta di una problematica evidenziata anche da altre investigazioni in allevamenti di fornitori di Lidl, in particolare quelle realizzate in Regno Unito e Austria.

Preoccupante anche l’uso di antibiotici: come mostrato dalle immagini diffuse da Essere Animali, in questo allevamento viene utilizzata l’amoxicillina, un antibiotico ad ampio spettro che viene generalmente usato per i trattamenti di gruppo. “La nuova normativa europea – spiega l’associazione – vieta i trattamenti di massa preventivi negli allevamenti, ma i dati italiani dimostrano che la maggior parte degli antibiotici venduti per uso zootecnico nel nostro Paese è utilizzata proprio per questo. Questa pratica è una delle principali cause che contribuiscono all’antibiotico-resistenza, una minaccia anche per la salute umana”.

Essere Animali chiede a Lidl di impegnarsi per il benessere dei polli

“Sono milioni i polli coinvolti nella filiera di Lidl Italia, ma da due anni la catena di supermercati ignora le nostre richieste e si rifiuta di impegnarsi a sottoscrivere lo European Chicken Commitment, una garanzia per l’azienda stessa e per i consumatori di standard minimi più adeguati”, commenta Brenda Ferretti, responsabile campagne di Essere Animali.

In occasione della pubblicazione, pochi giorni fa, del loro impegno a raggiungere il net-zero entro il 2025, Lidl Italia ha affermato: “Agire con responsabilità è il nostro modo di rinnovare ogni giorno la nostra promessa di qualità“, ma – chiede l’associazione – “dov’è il loro impegno nei confronti dei polli? Quanti animali dovranno ancora vivere in condizioni simili a quelle documentate in queste immagini, come in tantissime altre investigazioni in tutta Europa, prima che Lidl decida di agire con responsabilità anche verso di loro? È fondamentale che vengano intraprese azioni concrete per garantire a questi animali condizioni migliori e noi forniamo da tempo queste soluzioni”.

Essere Animali chiede, quindi, che Lidl segua l’esempio di quei supermercati che hanno già scelto di proseguire nella direzione indicata dall’ECC.


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