Cresce l’eCommerce nel largo consumo: sempre più italiani fanno la spesa online. Lo scontrino medio del largo consumo confezionato è superiore negli acquisti online rispetto a quelli fatti in negozio: quasi 37 euro nell’online contro uno scontrino di poco superiore a 26 euro per il grocery comprato offline.A dirlo è Nielsen, che evidenzia come a dicembre 2017 siano 2,4 milioni gli italiani che hanno visitato siti di eCommerce specializzati nella vendita di prodotti di largo consumo (cibo, bevande, prodotti per la cura della casa e prodotti per la cura della persona), l’8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tra i siti, i più visitati traffico sono le piattaforme di vendita dei retailer tradizionali, che raggiungono quota 1,1 milioni di utenti unici. La crescita è però maggiore per i player della produzione: l’audience di quelli che hanno creato un proprio canale di vendita online è infatti cresciuta del +28% rispetto al 2016. Un elemento da considerare è che, rispetto all’accesso al sito online, solo il 14% fa poi un acquisto e si tratta soprattutto di giovani donne con alta istruzione. Scrive Nielsen: “La quota di utenti che finalizza l’acquisto sul totale di quanti hanno effettuato l’accesso ad almeno un sito è pari al 14%. Si tratta principalmente di donne, laureate, sotto i 34 anni di età. A spingere i consumatori verso l’eGrocery sono principalmente la ricerca della convenienza e l’affinità del canale al proprio stile di vita. La necessità / volontà di vedere effettivamente i prodotti che si desidera comprare, invece, è la principale barriera”.

C’è poi da considerare che l’eGrocery, ovvero l’eCommerce nel largo consumo, risponde anche ad esigenze diverse e a comportamenti di acquisto diversi. Come evidenziava la stessa Nielsen qualche tempo fa, il modo in cui il consumatore fa la spesa nel negozio fisico e online è diverso. Offline si tende a comprare più prodotti, perché attratti dalle promozioni e dall’esposizione sugli scaffali, mentre gli online shopper “spesso sanno cosa vogliono acquistare prima di connettersi al sito e vorrebbero concludere e proseguire la propria giornata il più rapidamente possibile”. Chi compra online è anche meno fedele alla marca perché spesso fa spesa non per brand per per categoria. Sostiene Nielsen: “Un’altra grande differenza riguarda la loyalty: gli shopper in-store sono leggermente più fedeli rispetto a chi acquista online (rispettivamente 70% vs. 65% nel 2016) che invece predilige la comodità e l’esperienza d’acquisto rispetto a un particolare brand e infatti fa spesso shopping per categoria, non per marca. Questo dà la possibilità ai brand minori di conquistare quote di mercato, a patto di riuscire a soddisfare bisogni irrisolti dei consumatori o di risolvere problemi comuni, e.g. vendendo in abbonamento un tot. mensile di prodotti usa e getta a prezzi minori. Anche se la fedeltà ai brand è inferiore online, oggi più che mai esiste un’enorme opportunità di creare una base di consumatori più fedeli sfruttando lo scaffale digitale”.


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