Sono 260 milioni nel mondo le persone che si sono mosse dal loro paese di origine per vivere altrove. Di queste, 60 milioni hanno abbandonato il proprio luogo di nascita perché non c’erano più le condizioni per vivere una vita dignitosa e sicura. Un numero impressionante di persone che è impossibile fare finta di non vedere. In Italia gli immigrati residenti costituiscono l’8,3% della popolazione, poco sopra la media UE  (7%).Vivendo stabilmente sul territorio italiano, si tratta di soggetti che svolgono una vita attiva anche dal punto di vista lavorativo, al punto di produrre ricchezza per 127 miliardi di euro paragonabile al fatturato del gruppo Fiat o al Valore Aggiunto prodotto dall’industria automobilistica tedesca.

È questo il dato principale individuato dal Rapporto Annuale sull’economia dell’immigrazione redatto dalla Fondazione Leone Moressa e presentato questa mattina. Ma non finisce qui: il contributo che la popolazione di origine straniera offre al “Sistema Italia” è importante sotto molti punti di vista.

Dal punto di vista demografico, ad esempio: gli italiani in età lavorativa rappresentano il 63,2%, mentre tra gli stranieri la quota raggiunge il 78,1%. Sotto il profilo economico invece, la ricchezza prodotta è pari a circa all’8,8% per valore aggiunto nazionale. Sul fronte pensionistico, il Rapporto della Fondazione ha evidenziato come i contributi previdenziali versati dagli immigrati hanno raggiunto quota 10,9 miliardi, equivalenti a circa 640mila pensioni italiane. A questo va aggiunto il gettito Irpef complessivo pagato dai contribuenti stranieri che arriva a 6,8 miliardi di euro.

Significativo è anche i contributo dato dall’imprenditoria straniera. Nel 2015 si contano 656 mila imprenditori immigrati e 550 mila imprese a conduzione straniere che contribuiscono, con 96 miliardi di euro, alla creazione del 6,7% del valore aggiunto nazionale.

A fronte di questo contributo all’economia e alla previdenza nazionale, la spesa pubblica rivolta all’immigrazione è inferiore al 2% del totale mentre per la sola accoglienza (i famosi e famigerati 35 euro al giorno per immigrato- ndr) la spesa sostenuta arriva ad un totale di 1 miliardo di euro l’anno.

“Dal momento che, come molti affermano, le migrazioni internazionali sono ormai un fenomeno trasversale che ci accompagnerà per molto tempo”, dice il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Renato Manzione, commentando il Rapporto, “probabilmente i muri, le barriere, la polizia non sono il modo migliore per fronteggiare la questione. Dato il contesto, l’idea di ponte forse potrebbe avere molto più senso”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

 

Parliamone ;-)