TopNews. E’ la fine di Percy Pig? La lotta del Regno Unito contro l’obesità infantile
All’origine i gusti erano solo fragola e lampone. Creato nel 1992, Percy Pig è una nota marca inglese di dolci gommosi a forma di maiale, al sapore di fragola, ciliegia e all’uva. Il prodotto è apparso per la prima volta nei negozi di Marks & Spencer più di 25 anni fa.
Un brand tanto famoso che nel 2008 entrò nella hot list di Vogue. Dalle stelle alle stalle, visto che il Ministro della salute del Regno Unito, Jeremy Hunt, ha messo sotto la lente i dolci e le bevande zuccherati e sta prendendo in considerazione la possibilità di vietare le farciture frizzanti e l’uso di personaggi dei cartoni animati o di mascotte che promuovono questi prodotti.
“Recenti dati hanno mostrato che 22.000 bambini lasciano la scuola elementare in condizioni di grave obesità”, rileva The Sun. Secondo la Public Health England (PHE), gli adulti consumano in media tra le 200 e le 300 calorie in eccesso ogni giorno e i bambini seguono l’esempio. Anche perché, mai come in passato, il cibo è stato così disponibile. Ridurre il consumo di calorie è fondamentale perché la tendenza è preoccupante: 1 bambino su 3 è in sovrappeso o obeso quando lascia la scuola primaria e sono sempre di più i minori nel Regno Unito di a cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 2. I più colpiti dall’epidemia obesità sono i bambini provenienti da ambienti svantaggiati.
La nuova strategia potrebbe anche includere il divieto per i supermercati di vendere regali, cioccolatini e dolci vicino alle casse del check-out – noti come “guilt lane” – per impedire ai bambini di chiedere ai genitori di comprarli. Anche in Italia, nel 2014, fu portata avanti una petizione online a firma Ilfattoalimentare dal titolo “Basta snack alle casse”. Difficile infatti tenere a bada le richieste animate dei figli mentre si è in attesa (anche lunga) di pagare alla cassa.
Al vaglio c’è anche il piano per vietare le bevande energetiche per i minori di 16 anni e l’introduzione di una fascia protetta in TV dalle 21:00 contro i prodotti zuccherati, a partire dal 2020. Il presidente del National Obesity Forum, Tam Fry, ha dichiarato al The Sun: “Sono molto contento della prospettiva di divorzio tra personaggi dei cartoni animati e cibo spazzatura. Abbiamo bisogno che questi personaggi siano associati con il buon cibo”.
Un divorzio tra due coniugi molto uniti. Perché, mentre il junk food è sempre più abbinato a personaggi come Percy Pig lo stesso non si può dire per i cibi salutari. Nel 2017 il Beuc (The European Consumer Organisation) ha rilevato la presenza di mascotte sugli scaffali dei supermercati e negli annunci online in 13 paesi. Il risultato fu che le mascotte apparivano proprio sugli alimenti che l’OMS ritiene inadatti alla pubblicità per i bambini, perché con troppi zuccheri, sale o grassi. Su oltre 100 campioni, è stato scoperto solo un personaggio amico dei bambini usato per promuovere un frutto o una verdura.
La correlazione tra obesità infantile e tecniche di marketing aggressivo che prevedono ad esempio l’uso di personaggi e cartoni animati e mascotte non è solo una lotta dei consumatori. Secondo lo studio del 2016 condotto presso Health Promotion Research Center a Dartmouth e pubblicato sulla rivista Pediatrics, le calorie medie consumate tra i bambini esposti alla pubblicità di alimenti erano maggiori rispetto a quelli esposti alla spot non alimentari. Il campione riguardava 60 bambini tra i 2 e i 6 anni. Ai bambini veniva fornito uno spuntino salutare da consumare all’arrivo, per poi fargli visualizzare un programma televisivo di 14 minuti incorporato con pubblicità alimentare e non. Successivamente venivano proposti 2 snack da consumare a piacere durante la visione del programma TV. Uno di quegli snack era il cibo pubblicizzato. Alla fine chi era esposto a pubblicità aveva una maggiore tendenza a consumare snack non salutare.
Notizia pubblicata il 05/06/2018 ore 17.18