Dl Semplificazioni, Ministero Salute: la ricetta elettronica diventa strutturale (Foto di sarcifilippo da Pixabay)

La ricetta elettronica diventa “strutturale” e “permanente”. E sono previste agevolazioni per i malati cronici, che potranno fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia. È quanto annunciato oggi dal Ministro della Salute Orazio Schillaci in merito alle misure per la salute contenute nel Dl Semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri.

«Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici – ha detto Schillaci – Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare».

 

Il CdM approva il Dl Semplificazioni

Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato infatti un disegno di legge di delega al Governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria. Il provvedimento interviene in diversi ambiti fra i quali turismo, disabilità, Pubblica Amministrazione e salute.

Nell’ambito della salute, si legge nella nota di Palazzo Chigi, si interviene “per rendere permanente la digitalizzazione delle ricette mediche, sia quando i farmaci prescritti sono a carico del Servizio sanitario nazionale sia quando non lo sono”; “per prevedere la validità illimitata delle prescrizioni farmaceutiche, terapeutiche, riabilitative e di presidi a favore dei pazienti cronici o con patologie invalidanti, frazionando la consegna dei farmaci in modo da garantire ogni volta quelli necessari per coprire 30 giorni di terapia”; “per rendere disponibili medicinali di rilevanza clinica non ancora dotati di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) in un contesto regolamentato”.

Per i pazienti cronici, spiega il Ministero della Salute, la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico.

«Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco – aggiunge il Ministro Schillaci – grazie a questa norma i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci. Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi. È evidente la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti».

Il disegno di legge, conclude il Ministero, infine contiene “una norma per far fronte alle carenze di medicinali che modifica l’attuale normativa rendendo più tempestiva la comunicazione in caso di carenza e agevolando l’approvvigionamento dei farmaci. In particolare, si stabilisce che la comunicazione delle aziende all’Aifa, in caso di interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un farmaco, riguardi le singole confezioni dei medicinali e che la comunicazione di carenza sia effettuata entro due mesi e non più quattro. Ciò consentirà ai medici di valutare per tempo i farmaci da prescrivere per il regolare proseguimento della terapia, evitando disorientamento e disagio ai pazienti preventivamente informati”.


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