Gli italiani vedono nero. Anzi: sono sempre più pessimisti. Ritengono che la crisi economica non stia affatto terminando, sono sempre più preoccupati per il futuro del mercato del lavoro, sono sempre più allarmati per le prospettive della propria situazione familiare, e stanno perdendo la speranza.

Ancor più significativo il fatto che i più preoccupati siano, oltre alle persone vicine al pensionamento che guardano con timore alla possibile riscrittura del sistema previdenziale, proprio i giovani e gli studenti.
Questo il paese che tocca al presidente del Consiglio Mario Monti, secondo quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Confesercenti-Ispo, conclusasi poco prima delle dimissioni di Silvio Berlusconi. L’Italia vive con grande preoccupazione le difficoltà economiche attuali e guarda con pessimismo al futuro. Da giugno a oggi, è aumentata dal dal 57% al 71% la quota di italiani assolutamente convinta che il peggio non sia passato, mentre sale dal 27% al 42% la percentuale di persone preoccupata per il futuro del suo stesso posto di lavoro. La paura colpisce giovani e adulti: il 95% degli studenti teme per il futuro del mercato del lavoro, e fascia d’età tra i 55 e i 64 anni si diffonde il timore per la situazione economica familiare, probabilmente legata alla messa in discussione del sistema previdenziale.
Sono tutti pessimisti (96% degli intervistati) e pensano che la crisi non stia affatto finendo. Aumentano le persone spaventate, se è vero che il 71% non è affatto d’accordo con l’idea che il peggio sia passato (era il 57% nella rilevazione di giugno). A temere di più il protrarsi della crisi, evidenzia l’indagine, sono i giovani, soprattutto tra i 18 e i 24 anni (88%) e chi nella propria famiglia ha vissuto la perdita del lavoro o situazioni di cassa integrazione (84%). Tra i pessimisti anche chi ha un titolo di studio elevato (75%) e i giovani adulti tra i 35 e i 44 anni (75%). Se si guarda alla categorie di appartenenza politica, emerge che i più pessimisti – meno d’accordo con l’idea che il peggio sia passato –  sono gli apolitici (79%), seguiti da chi si ascrive all’area di Sinistra/Centrosinistra (75%) mentre sembrano meno pessimisti gli italiani di Destra/Centrodestra (55%) e Centro(52%).
Gli italiani sono sempre più in apprensione per il lavoro – il 42% si dichiara molto preoccupato. Aumenta anche il livello di preoccupazione per la situazione economica familiare. Il 92% degli intervistati vede “nero”. Solo l’1% si dice sereno.
L’estate ha cambiato la percezione che gli italiani hanno del futuro economico del proprio nucleo familiare: a giugno a dirsi molto preoccupati erano solo il 31%, contro il 53% di oggi. Tra questi, spiccano gli studenti (72%) e i 18-24enni (62%). Giovani e studenti sono anche coloro che denunciano un grande allarme per il mercato del lavoro.
Dall’indagine emerge la fotografia di un’Italia che sta perdendo la speranza: per il 2012 solo un italiano su cinque (il 19%) intravede una ripresa economica, mentre uno su tre vede addirittura rischi di peggioramento.
 


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2 thoughts on “Crisi, gli italiani vedono nero

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