Ventimila uova sequestrate. E’ questo il bilancio di un’indagine sulla sicurezza e la tutela dei prodotti agroalimentari nell’ambito della quale il Corpo Forestale dello Stato del Comando Regionale Puglia e del Comando Provinciale di Roma hanno denunciato due persone dopo aver accertato la commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio di uova provenienti dalla Romania spacciandole per uova romane.ll provvedimento si è reso necessario poiché i Forestali durante il controllo hanno verificato che l’azienda di Roma, in concorso con un’azienda avicola della provincia di  Barletta-Andria-Trani, avrebbe commercializzato uova provenienti dalla Romania dichiarate come uova di Roma ed etichettate con l’immagini che richiamavano celebri monumenti romani. Inoltre le stesse riportavano una data di scadenza superiore a quella che risultava dalla documentazione di acquisto in Romania.
Tale condotta fraudolenta è stata scoperta dopo una complessa indagine condotta dai Forestali di Bari, i quali negli ultimi mesi hanno sottoposto a controllo numerose aziende avicole nel territorio della regione Puglia e hanno messo in evidenza il commercio in Italia di uova di provenienza Polonia, Spagna e Romania. Nel caso in esame le uova provenienti dalla Romania, confezionate e imballate da un’azienda avicola della provincia di Barletta, Andria, Trani, con il concorso della ditta romana, venivano vendute in tutta la regione Lazio come uova di Roma. Sono state elevate sanzioni amministrative per 1.500 euro, per la totale assenza di un sistema di tracciabilità per parte delle uova presenti. Sulle stesse uova non era presente alcuna indicazione sul giorno di produzione e di provenienza.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)