Citroën e DS Automobiles, Federconsumatori: pronti a iniziative di carattere legale (Foto Dietmar Janssen per Pexels)

Stiamo studiando ogni iniziativa, anche di carattere legale, utile a tutelare i diritti dei cittadini coinvolti da questa vicenda”: così Federconsumatori interviene sul caso (e sul caos) del richiamo delle auto Citroën e DS Automobiles, che non pochi problemi sta creando agli automobilisti. L’associazione chiede che il Ministero dei Trasporti pubblichi tutti i modelli di auto coinvolte.

“Sono passate due settimane da quando abbiamo chiesto alle aziende automobilistiche coinvolte dal caso degli airbag difettosi (prodotti dalla società Takata) un incontro urgente per affrontare le numerose criticità e i disagi di cui i cittadini sono vittime – afferma Federconsumatori – Nel frattempo, siamo stati letteralmente sommersi dalle segnalazioni degli utenti coinvolti, che riguardano ormai numerose case automobilistiche, tra le quali, oltre alle citate Citroën e DS Automobiles, Volkswagen, Nissan, Seat, Skoda e Audi. Sarebbe utile, in tal senso, che il Ministero dei Trasporti pubblichi nell’apposito albo dei richiami tutti i modelli di auto coinvolti; non ci spieghiamo francamente perché non sia stato ancora fatto!”.

Federconsumatori ha inviato un formale invito al ministro affinché si provveda alla pubblicazione. La situazione degli automobilisti coinvolti è complicata, per questo l’associazione ha chiesto alle società di provvedere, in attesa della sostituzione del pezzo, alla fornitura di un’auto sostitutiva o al rimborso del noleggio di un’automobile.

“È del tutto impensabile che i cittadini coinvolti debbano sommare al disagio di non poter utilizzare la propria auto, anche l’onere di procurarsene e pagarne un’altra – spiega Federconsumatori – Per questo invitiamo tutti i cittadini coinvolti a rivolgersi alle nostre sedi e, in ogni caso, a conservare tutti gli eventuali giustificativi delle spese sostenute per sopperire al mancato utilizzo della propria automobile: ricevute di taxi, del noleggio auto, del car sharing o dell’abbonamento ai mezzi pubblici. È necessario ed urgente, inoltre, risolvere la questione relativa alla circolazione dei mezzi coinvolti: se, con la lettera di richiamo, la casa automobilistica invita gli utenti a sospendere immediatamente la guida del veicolo, non può pretendere poi che, a bordo del suddetto veicolo, l’automobilista si rechi presso l’autofficina autorizzata. È una contraddizione lapalissiana, evidente, che suona quasi come una presa in giro per i cittadini coinvolti. Per questo sarebbe doveroso, da parte delle case automobilistiche, il prelievo del veicolo con un carro attrezzi per provvedere al trasporto presso le autofficine autorizzate”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)