“Il personale ha bisogno di riposare”. Ryanair ha giustificato così i 2.000 voli cancellati fino ad ottobre che lasceranno quanti avevano una prenotazione per questo periodo. L’intento della compagnia sarebbe quello di “migliorare il tasso di puntualità dei viaggi, passato dal 90% a meno dell’80% nelle prime due settimane di settembre”. La causa sarebbe imputabile “agli scioperi dei controllori di volo, al maltempo e all’impatto crescente delle ferie di piloti e personale di cabina”.

ryanairLa motivazione di tale riposo forzato sarebbe da ricondurre al cambio di calendario imposto dalla Irish Aviation Authority, l’ente irlandese dell’aviazione, che lascerebbe al vettore un periodo di nove mesi e non più di dodici per permettere ai dipendenti di smaltire le proprie ferie. La compagnia ha detto che pubblicherà tutte le cancellazioni fino ad ottobre entro fine giornata.

La decisione di cancellare tra i 40 e i 50 voli al giorno per le prossime sei settimane ha fatto infuriare i clienti, anche italiani, preoccupati per i biglietti già acquistati, e ha indotto le associazioni dei consumatori a chiedere rimborsi e risarcimenti.

Altroconsumo e le organizzazioni Deco Proteste, Ocu e Test-Achats raccolgono le proteste di migliaia di utenti in tutta Europa e hanno inviato oggi a Ryanair una lettera di diffida. “La compagnia aerea con sede nella Repubblica d’Irlanda risarcisca i consumatori nelle misure previste dal regolamento UE n.261/04 e delle ulteriori somme nel caso in cui abbiano subito dei danni dalla cancellazione che possano essere provati”, dicono da Altroconsumo.

Un problema nell’organizzazione della compagnia che di certo non può pesare sui passeggeri, come invece sta accadendo”, dichiara Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori.

Numerose criticità vengono riscontrate, inoltre, nelle modalità di avviso ai passeggeri circa la cancellazione del proprio volo: la compagnia invita i passeggeri a controllare la propria casella di posta elettronica, se non ci dovessero essere messaggi di cancellazione il volo è da intendersi regolare.

Purtroppo, stando alle segnalazioni degli utenti, non sempre è così. “Chiederemo all’Enac di avviare le opportune verifiche sul comportamento della compagnia, che non sta assicurando in alcun modo la riprotezione dei passeggeri su altri voli”.

Anche secondo Confconsumatori, le cancellazioni annunciate da Ryanair calpestano i diritti dei passeggeri. La Compagnia ha l’obbligo di porre in essere quei comportamenti ulteriori che discendono dall’applicazione del più generale principio di buona fede a cui si ispira tutta la disciplina a tutela del consumatore”.

Tutto quanto accaduto, inoltre, ha determinato un evidente effetto discriminatorio ed una sostanziale alterazione del gioco concorrenziale in quanto nei mesi scorsi se i passeggeri fossero stati a conoscenza della possibile cancellazione dei voli magari non avrebbero acquistato i biglietti e si sarebbero rivolti ad altre compagnie. E Ryanair non può certamente sostenere di aver scoperto improvvisamente che doveva concedere le ferie ai propri dipendenti. È mancata quindi anche la dovuta informazione, che deve essere effettiva, trasparente e tale da realizzare lo scopo di rendere edotto il passeggero di ogni eventualità.

Risulta di tutta evidenza che ci troviamo di fronte ad una pratica commerciale scorretta sanzionabile dall’Antitrust. Sarebbe interessante che Ryanair spiegasse in virtù di quali criteri ha scelto i voli da cancellare, e quali sono i voli cancellati programmati. Perché, in ossequio alla trasparenza, queste informazioni devono essere rese dalla Compagnia. È troppo facile infatti dire che saranno date le singole comunicazioni ai singoli passeggeri, Ryanair deve tirar fuori l’elenco completo”, aggiungono da Confconsumatori.

In attesa che Ryanair si assuma le proprie responsabilità, è opportuno ricordare che si può chiedere il rimborso del biglietto (da effettuarsi entro 7 giorni) oppure un volo alternativo non appena possibile o in altra data.

Si ha anche diritto a un ulteriore indennizzo monetario, pari a: 250 euro per voli inferiori a 1500 km; 400 euro per voli intra-Ue superiori a 1500 km e per le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km; 600 euro per voli extra-UE superiori a 3500 km.

E’ necessario inviare una lettera a Ryanair per la richiesta di indennizzo per cancellazione voli. La compagnia aerea può ridurre l’ammontare dell’indennizzo del 50% se la riprotezione su un volo alternativo comporta un ritardo all’arrivo di non più di 2, 3 o 4 ore (sulla base delle distanze chilometriche) rispetto all’orario del volo originariamente prenotato.


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