
ChatGPT, Garante Privacy: OpenAI dovrà pagare sanzione e fare campagna informativa (Foto di Alexandra_Koch da Pixabay)
ChatGPT, Garante Privacy: OpenAI dovrà pagare sanzione e fare campagna informativa
Il Garante Privacy ha chiuso l’istruttoria su ChatGPT. La società OpenAI dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi e pagare una sanzione di 15 milioni di euro
Il Garante Privacy chiude l’istruttoria nei confronti di ChatGPT, il software di intelligenza artificiale relazionale sviluppato da OpenAI. La società statunitense, che ha sviluppato la piattaforma e gestisce il chatbot di intelligenza artificiale generativa, dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi e pagare una sanzione di 15 milioni di euro, decisa anche tenendo conto dell’atteggiamento collaborativo avuto dalla società dall’avvio dell’istruttoria.
ChatGPT, Garante Privacy chiude istruttoria
Nei giorni scorsi il Garante Privacy ha dunque adottato un provvedimento correttivo e sanzionatorio nei confronti di OpenAI in relazione alla gestione del servizio ChatGPT.
Il provvedimento arriva all’esito dell’istruttoria avviata dall’Autorità nel marzo 2023 (il Garante contestava a ChatGPT la raccolta illecita di dati personali e l’assenza di sistemi per verificare l’età dei minori) e dopo che l’EDPB (Comitato europeo per la protezione dei dati) ha pubblicato il parere con il quale identifica un approccio comune ad alcune delle più rilevanti questioni relative al trattamento dei dati personali nel contesto della progettazione, sviluppo e distribuzione di servizi basati sull’intelligenza artificiale.
Secondo il Garante OpenAI, oltre a non aver notificato all’Autorità la violazione dei dati subita nel marzo 2023, “ha trattato i dati personali degli utenti per addestrare ChatGPT senza aver prima individuato un’adeguata base giuridica e ha violato il principio di trasparenza e i relativi obblighi informativi nei confronti degli utenti – informa una nota dell’Autorità – Per di più, OpenAI non ha previsto meccanismi per la verifica dell’età, con il conseguente rischio di esporre i minori di 13 anni a risposte inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”.
Intelligenza artificiale e campagna informativa
Con l’obiettivo di garantire effettiva trasparenza nel trattamento dei dati personali, il Garante Privacy ha ordinato a OpenAI (utilizzando per la prima volta i nuovi poteri previsti dall’articolo 166 comma 7 del Codice Privacy) di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale di 6 mesi su radio, televisione, giornali e Internet.
I contenuti, da concordare con l’Autorità, dovranno promuovere la comprensione e la consapevolezza del pubblico sul funzionamento di ChatGPT, in particolare sulla raccolta dei dati di utenti e non-utenti per l’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa e i diritti esercitabili dagli interessati, inclusi quelli di opposizione, rettifica e cancellazione. In questo modo utenti e non utenti di ChatGPT dovranno essere sensibilizzati su come opporsi all’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa con i propri dati personali e, quindi, essere effettivamente posti nelle condizioni di esercitare i propri diritti ai sensi del GDPR.
Oltre alla sanzione da 15 milioni, il Garante, tenuto conto che la società, nel corso dell’istruttoria, ha stabilito in Irlanda il proprio quartier generale europeo, ha trasmesso gli atti del procedimento all’Autorità di protezione dati irlandese (DPC), divenuta autorità di controllo capofila ai sensi del GDPR, affinché prosegua l’istruttoria in relazione a eventuali violazioni di natura continuativa non esauritesi prima dell’apertura dello stabilimento europeo.
