Nel welfare italiano spesso fonte di sprechi molti cittadini si arrangiano: 13 milioni e mezzo di italiani hanno saltato le liste di attesa ricorrendo a conoscenze e raccomandazioni, oppure pagando. Si dichiarano contro sprechi e inefficienze nel welfare, favorevoli a tagli che colpiscano in modo mirato e non indiscriminato, convinti che la trasparenza sia fondamentale per un welfare sostenibile. Questo il quadro degli italiani che emerge da una ricerca fatta dal Censis in collaborazione col Forum Ania-Consumatori. Quasi sei italiani su dieci sono convinti che i tagli fatti nel welfare abbiano colpito sprechi e inefficienze, oltre il 70% pensa che ci siano troppi sprechi nella sanità,  gran parte dei cittadini vorrebbe una comunicazione trasparente dei costi.

“Gli italiani considerano essenziale il welfare per la coesione sociale e lo sviluppo, ma le difficoltà economiche hanno modificato lo scenario e cambiato la percezione dei cittadini riguardo determinati aspetti della spesa sociale –  emerge dalla ricerca «La forza della trasparenza per il welfare italiano» realizzata dal Censis per il Forum ANIA-Consumatori – Infatti, sono sempre meno tollerati inefficienze, sprechi, comportamenti opportunistici, tanto più in un ambito che dispone di risorse pubbliche sempre più scarse e dovrebbe garantire il massimo della trasparenza nell’utilizzo delle risorse”. La metà dei cittadini pensa che in passato il welfare sia stato troppo generoso e che questo sia una causa della sua crisi; il 58,1% dei cittadini è convinto che molti dei tagli sinora operati nel welfare siano stati utili, colpendo sprechi e inefficienze. “I cittadini – spiega il Censis – esprimono pertanto consenso a una logica razionale della politica economica: sì ai tagli che sanno colpire sprechi e inefficienze; no ai tagli lineari, ciechi, indiscriminati”.

Consapevoli che esistono molti sprechi ma anche disposti ad arrangiarsi per saltare le liste di attesa. Ecco gli italiani di fronte alla sanità. Per il 71,4% dei cittadini ci sono troppi sprechi in sanità, con il 19% convinto che alcuni accertamenti diagnostici/o visite specialistiche a loro prescritti siano stati inutili. Il 71,3% ritiene ci siano sprechi nell’assistenza sociale (ad esempio pensioni d’invalidità ingiustificate). L’86,8% conosce persone che godono di prestazioni a cui non hanno diritto. In questo tipo di welfare i cittadini cercano di fare di soli. Come? In un anno, dicono dal Censis, “13,5 milioni di italiani dichiarano di aver saltato la lista di attesa ricorrendo a conoscenze, amicizie, raccomandazioni oppure facendo regali o pagando”.

Contro tutto questo serve trasparenza. La invocano quasi tutti. L’81,5% dei cittadini valuta infatti positivamente la possibilità di avere una comunicazione trasparente dei costi delle proprie prestazioni sanitarie. In particolare, oltre il 34,8% motiva la necessità di una comunicazione trasparente con il fatto che in questo modo tutti si renderebbero conto di cosa servono le tasse e la spesa pubblica; il 28,8% perché si potrebbero confrontare i costi di prestazioni uguali in strutture diverse, limitando gli sprechi; il 17,9% perché si potrebbe confrontare il costo della prestazione con la qualità del servizio. “Trasparenza – ha dichiarato Pier Ugo Andreini, Presidente del Forum ANIA-Consumatori – significa chiarezza nei costi, nei ruoli e soprattutto nelle aspettative. Il welfare è un patto sociale tra cittadini finalizzato a proteggere il proprio benessere e a tutelare il futuro proprio e spesso anche dei figli. Come tutti i patti, il principio di trasparenza nelle informazioni e di eticità nei comportamenti è fondamentale per il suo buon funzionamento. Assicuratori e Consumatori del Forum auspicano un effettivo impegno delle istituzioni a fornire ai cittadini informazioni tempestive, complete, semplici e trasparenti in materia di welfare, a partire dalla previdenza pensionistica.”


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)