Calcio giovanile, Antitrust multa la Figc per abuso di posizione dominante (Foto Pixabay)

L’Antitrust ha multato per oltre 4 milioni di euro la Figc per abuso di posizione dominante. La motivazione? “La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha abusato della propria posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico per escludere gli Enti di Promozione Sportiva e limitare la loro attività nel settore delle competizioni calcistiche amatoriali”, informa l’Antitrust in una nota.

Sanzione Antitrust alla Figc

Nel provvedimento l’Antitrust delibera che “la FIGC in forza dei poteri speciali ed esclusivi di regolamentazione e coordinamento dell’attività del gioco calcio, conferiti ad essa dal CONI in relazione all’organizzazione di competizioni calcistiche a carattere agonistico, mercato nel quale opera in posizione dominante, ha posto in essere una complessa strategia escludente finalizzata, da un lato, a rafforzare la propria posizione in detto mercato e, dall’altro, ad estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea”.

Delibera inoltre che la Figc ponga subito fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza e “si astenga in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione”. La sanzione ammonta a un importo complessivo di 4.203.447,54 euro.

L’Antitrust ha accertato, spiega una nota, che “la Figc, almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS)”.

La strategia si è realizzata prima di tutto attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio.

In secondo luogo, spiega l’Antitrust, “la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla FIGC e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps”.

In questo modo, conclude l’Autorità, è stata ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)