Finalmente una buona notizia per le tasche degli italiani. Il 1° aprile scatta il calo delle bollette di luce e gas: -1% per quelle dell’energia elettrica (calo che si aggiunge al -1,4% di gennaio) e -4,2% per quelle del gas. Risparmio complessivo: 60 euro in un anno (di cui 55 sulla bolletta del gas). E’ quanto ha deciso l’Autorità per l’energia elettrica nell’ultimo aggiornamento trimestrale. Erano 3 anni che la bolletta del gas non diminuiva.
Ciò è dovuto al calo della materia prima che ha toccato i 35 centesimi di euro a metro cubo (ad aprile 2012 era a 36). Grazie alla partenza della prima fase della riforma del gas, il calo della materia prima si riflette direttamente sui costi ai consumatori. La riforma approvata dall’Autorità a inizio anno, dopo un’ampia consultazione, tiene conto dell’evoluzione del mercato del gas, compreso fra contrazione della domanda, aumento dell’offerta e nuove regole europee e nazionali che favoriscono la concorrenza. Entro la fine dell’anno si arriverà ad una diminuzione del 7%, che vuol dire 90 euro di risparmio per ogni famiglia. Da aprile scende anche il prezzo del gpl: -0,5% che si somma al -1,6% di marzo e al -3,8% di febbraio.
‘’Siamo di fronte a un passaggio netto, un momento di cesura che ha richiesto determinazione e rigore tecnico per progettare e avviare una riforma che consentisse di trasferire ai consumatori i benefici del mutamento di paradigma nei mercati del gas. Una riforma – ha sottolineato il Presidente dell’Autorità Guido Bortoni – che prende il via da un’idea semplice: partire dal prezzo del gas quale motore per l’efficientamento complessivo del settore energia in Italia”. Bortoni ha spiegato che “il calo delle bollette di oggi è il primo effetto concreto di questa riforma complessiva per trasferire ai consumatori i benefici derivanti dallo sviluppo di un mercato all’ingrosso del gas più concorrenziale in Italia, iniziato con l’avvio del mercato di bilanciamento di merito economico’’.
Il nuovo sistema di bilanciamento introdotto dall’Autorità a dicembre 2011, insieme alla forte contrazione della domanda e ad altri interventi, ha determinato una discesa dei prezzi all’ingrosso del 20% per il gas e del 15% per l’energia elettrica prodotta dal gas, consentendo di arrivare all’attuale allineamento dei prezzi all’ingrosso del gas italiani con quelli europei e alla forte riduzione del differenziale di prezzo nazionale-estero per l’energia elettrica. In prospettiva, la riforma traguarda anche verso altri risultati che riguardano, in particolare la progressiva diminuzione del peso dei contratti di lungo termine nel prezzo della materia prima gas per le famiglie e il suo ‘disaccoppiamento’ da quello del petrolio.


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