Barattoli di cibo “riciclato”, Fiamme Gialle sequestrano 260 tonnellate di alimenti
I barattoli del cibo erano privi di etichetta, arrugginiti, bucati. Venivano “lavorati” da alcuni macchinari che staccavano l’etichetta originaria, “ravvivati”, ripuliti dalla ruggine e dalle ammaccature, poi dotati di un’etichetta con una nuova data di scadenza. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha portato a termine una maxi-operazione in materia di sicurezza alimentare e tutela del consumatore e ha sequestrato 260 tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 300 mila barattoli di conserva di pomodoro e di alimenti, fra i quali frutta sciroppata e legumi: cibo di origine incerta che veniva ri-etichettato e reintrodotto in commercio.
I barattoli di latta nel quale erano contenuti gli alimenti erano privi di etichetta, arrugginiti, ammaccati, molti erano forati. La merce è stata trovata in un capannone il cui titolare era privo delle autorizzazioni sanitarie: nell’opificio, lavoratori in nero e diversi macchinari che venivano usati per dare “nuova vita” ai vecchi barattoli, ravvivare il metallo, togliere la ruggine e apporre etichette con nuove date di scadenza. Capannone, macchinari e generi alimentari sono stati sequestrati, mentre il titolare della ditta è stato deferito all’Autorità giudiziaria di Nola. Dubbia la provenienza della merce – sulla quale sono in corso analisi chimiche e batteriologiche – che veniva ri-etichettata per essere di nuovo introdotta in commercio.
La vicenda non può non suscitare un interrogativo: come si può difendere il consumatore? Spiega Silvia Biasotto, responsabile Sicurezza Alimentare del Movimento Difesa del Cittadino: “È sempre opportuno verificare che le confezioni siano integre e soprattutto che non esca gas al momento dell’apertura. In questo caso le etichette originali venivano meticolosamente riciclate. È quindi importante sapere che, dove il consumatore non può arrivare con le proprie accortezze, è necessaria una capillare azione di controlli, come nel caso dell’operazione della Guardia di Finanza”.