Si fa presto a dire risparmio e investimenti. Quando si tratta di destreggiarsi nelle tematiche bancarie e finanziarie la maggior parte dei consumatori annaspa, se è vero che oltre la metà dichiara di sapere poco o nulla dei principali prodotti bancari-finanziari e sono molto pochi coloro che conoscono davvero la materia – e sanno di sapere. Accade così che la maggior parte di loro voglia più informazioni su tre temi in particolare: risparmio, investimenti e protezione. Una ricerca svolta dall’Unione Nazionale Consumatori fa il punto sulle esigenze informative dei cittadini.

educazione finanziaria risparmioLo studio ha analizzato i temi che i consumatori vorrebbero maggiormente approfondire: sul podio, al primo posto, si piazzano appunto “Risparmio, investimenti e protezione” con il 79% delle preferenze, mentre mutui e prestiti personali si classificano al secondo posto; al terzo ci sono conto corrente, carte e altri strumenti di pagamento, e a seguire “Banca online e pagamenti via internet”.  Al crescere dell’età diminuisce l’interesse per mutui e prestiti, mentre resta pressoché invariato il desiderio di avere maggiori informazioni su investimenti e risparmi. “Dallo studio – spiega il presidente dell’UNC Massimiliano Dona- emerge come i temi bancari e finanziari possano risultare ostici per i non addetti ai lavori, ma al contempo affiora un dato positivo: l’interesse dei consumatori a ricevere maggiori informazioni su questi argomenti”.

Non si tratta di una survey dalle pretese scientifiche: non ha valore statistico, riconosce la stessa associazione, ma di certo mette in evidenza una tendenza diffusa fra i cittadini, spesso disorientati dalla complessità del binomio Banca&Finanza. Spiega Dona: “L’indagine ha avuto un significativo riscontro con oltre 700 risposte e, seppur non abbia valore statistico ma intenda semplicemente fotografare il sentiment degli utenti, dimostra il loro crescente interesse su questi temi. Un dato che per altro non ci è nuovo, considerando che  il nostro ‘sportello banche’ è fra i più gettonati con numerose segnalazioni e richieste di informazioni: troppo spesso, infatti, i temi bancari e finanziari, anche a causa della terminologia utilizzata, rimangono di difficile comprensione ai più e così i consumatori non riescono a districarsi tra i servizi offerti,  non sanno come investire i propri risparmi o ancora ignorano come difendersi dalle truffe”. 

Lo studio è stato realizzato nell’ambito di Noi&UniCredit, il programma di partnership fra UniCredit e 12 Associazioni dei consumatori. Cosa emerge? Il 53% dei partecipanti ha dichiarato di sapere poco dei principali e più comuni prodotti bancari e finanziari, il 36% ha affermato di saperne abbastanza, il 7% molto e il 4% nulla. Considerando poi le differenze in base al titolo di studio del quale si è in possesso, il 48% dei laureati dichiara di saperne molto o abbastanza, a fronte del 34% dei non laureati.

Sarebbe certamente utile saperne di più, ma a una condizione: avere le informazioni a titolo gratuito (per il 55% degli intervistati). L’associazione ha poi chiesto agli intervistati se avessero mai partecipato a corsi di formazione su temi bancari:  41 consumatori su 100 hanno risposto “No, ma mi piacerebbe in futuro”, il 34% ha dichiarato “No, mai”, il 22% “Sì, e l’ho trovato molto interessante” e il 3% “Sì, ma non mi ha soddisfatto”. Inoltre, facendo un confronto sulla partecipazione in base alla fascia di età, è da rilevare che la maggior parte di coloro che hanno frequentato un corso ha un’età compresa fra i 25 e i 34 anni. E come si potrebbero approfondire queste tematiche? Con una pluralità di strumenti che di fatto non comprendono giornali, radio o tv. Solo il 13% degli intervistati indica infatti questa modalità di approfondimento, mentre  quasi la metà degli intervistati si affiderebbe a vademecum diffusi attraverso inserti, riviste, newsletter online, il 44% sceglierebbe i corsi in aula, il 30% le video pillole, il 24% le app.


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