Nei trasporti l’Italia è ferma in uno stato di caos. Che siano treni pendolari, aerei o traghetti, il paese sta affondando perché senza rilancio, senza investimenti e senza concorrenza. I pendolari di Napoli, Roma e Milano denunciano scarsa puntualità, affollamento, mancanza di igiene e i giudizi sono peggiorati nell’arco di due anni. A fotografare lo stato di caos dei trasporti italiani è Altroconsumo.
L’associazione ha condotto un’indagine sul servizio ferroviario pendolare di Napoli, Roma e Milano: ben tre pendolari su quattro, pari al 74% su 1532 intervistati, si dichiarano insoddisfatti del servizio di trasporto ferroviario, offerto rispettivamente dalla ex-Circumvesuviana ora Eav, da Trenitalia e da Trenord.
Il settore del trasporto ferroviario pendolare è quello che più sconta problemi: peggiorano nell’arco di due anni soprattutto i parametri di puntualità, con il 75% di insoddisfazione (era il 63% nel 2010) e l’affollamento (81% di oggi contro il 76% del 2010). A Napoli, afferma Altroconsumo, il caos caratterizza l’offerta della ex Circumvesuviana: il 92% degli intervistati è insoddisfatto, percentuale che sale al 95% considerando separatamente puntualità e affollamento.
A Milano Trenord ha totalizzato una percentuale di insoddisfatti inferiore rispetto agli altri gestori (58% contro i 76% di Trenitalia e i 92% della ex Circumvesuviana) ma il servizio resta molto critico per quanto riguarda l’affollamento (75% di insoddisfatti), pulizia e igiene dei treni (71%) e puntualità e informazioni fornite in caso di disservizio (60%). Da ricordare i blocco del trasporto che si è verificato a dicembre in occasione dell’aggiornamento del sistema informatico di gestione dei turni, che ha portato alla paralisi della circolazione ferroviaria per una settimana: Altroconsumo sta lavorando a una class action contro la società e ha già raccolto oltre 14 mila preadesioni.
Scendendo a Roma, il punto dolente che i pendolari denunciano nei confronti di Trenitalia è la scarsa igiene dei treni  (8 pendolari su 10 se ne lamentano), seguita dall’eccessivo affollamento (76%) e dal rispetto dell’orario di arrivo (76%).
Sul tema dei trasporti, Altroconsumo ha inviato una lettera ai candidati premier e ai Governatori di Lazio e Lombardia sollecitandoli a intervenire concretamente. Nella lettera si legge che “i costanti disservizi e le condizioni di trasporto a dir poco umilianti offerte ai pendolari del servizio ferroviario regionale su tutto il territorio nazionale provocano ormai conseguenze non solo sulla qualità della loro vita ma, molto spesso, anche direttamente economiche sulle loro tasche. Gli standard previsti dai contratti di servizio firmati tra Trenitalia, o sue partecipate, e ogni singola Regione, sebbene i parametri siano molto bassi, non sono assolutamente rispettati e questo contribuisce ad allontanarci sempre più dagli altri Stati europei dove esistono tratte utilizzate dai pendolari che sono servite addirittura dall’alta velocità”. Nella lettera viene inoltre ricordato come ingenti investimenti siano stati fatti solo sull’alta velocità, dove le Ferrovie dello Stato operano in regime di sostanziale monopolio, mentre niente è stato fatto per la qualità delle tratte pendolari, che scontano anche aumenti tariffari e riduzione dei trasferimento dallo Stato e quindi delle risorse disponibili.
Ma se la situazione dei pendolari è caotica e anche i cieli sono poco trasparenti, denuncia Altroconsumo. “Alitalia vola in modo non trasparente: i consumatori non sapevano di acquistare un viaggio su aerei della compagnia romena Carpatair e continuano a non conoscere l’intero prezzo del biglietto al momento della prenotazione del volo online, clausola del contratto vessatoria segnalata da Altroconsumo con una diffida alla compagnia di bandiera lo scorso novembre. Nessuna risposta ai consumatori e clausola ancora applicata”. A questa situazione si aggiunge il caso dei traghetti verso la Sardegna: oltre 7000 consumatori hanno preaderito alla class action di Altroconsumo per intesa anticoncorrenziale tra compagnie di navigazione depositata presso il Tribunale di Genova, su cui si attende il pronunciamento del giudice. In questo caso si aspetta infatti l’esito dell’indagine che l’Antitrust ha aperto per l’ipotesi di cartello denunciata.
Di fronte a tutto questo la politica deve intervenire con un piano trasporti e con il rilancio della connettività sul territorio. Nella lettera inviata ai candidati premier, nel quale si fa il punto sullo stato del trasporto locale, Altroconsumo chiede inoltre di rendere effettivamente operativa l’Autorità dei trasporti: “Siamo in realtà in attesa – e ormai da troppo tempo – che alla suddetta Authority sia effettivamente affidata la competenza non solo per quanto concerne la vigilanza e la regolazione della liberalizzazione del servizio ferroviario ma, più ampiamente, su tutto il trasporto pubblico, ivi comprese le autostrade”.


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