Salmonella, Listeria e E. Coli sono i contaminanti microbiologici segnalati nel maggior numero di notifiche, mentre i contaminanti chimici più notificati sono micotossine e residui di fitofarmaci. Numerose le notifiche sulle sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta, in aumento rispetto allo scorso anno. Il quadro che emerge dalla Relazione sul sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi europeo (RASFF) di quest’anno evidenzia un calo complessivo delle notifiche a partire dal 2012.
cibo alimentazioneIl sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF) consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica legati ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e quindi di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia. Il rapporto del 2015 evidenzia i principali rischi notificati dagli Stati membri e i numeri di quest’attività. Complessivamente ci sono state nel 2015 2.967 notifiche contro le 3.097 del 2014 e le 3.136 del 2013. Si evidenzia, quindi, una diminuzione delle notifiche come avvenuto negli ultimi anni, a partire dal 2012. La diminuzione del numero di segnalazioni è in parte dovuta ad una maggiore collaborazione amministrativa tra Paesi membri, che comunicano fra loro alcune non conformità di tipo “non grave” (come l’etichettatura non conforme), senza effettuare notifica attraverso il sistema RASFF.
Anche nel 2015 l’Italia risulta essere il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, dimostrando, come negli anni passati, un’intensa attività di controllo sul territorio nazionale, con un totale di 511 notifiche (pari al 17,2%), mentre nel 2014 le notifiche trasmesse dall’Italia sono state 506 (pari al 16.3%). In particolare, sono pervenute 137 segnalazioni da parte degli Assessorati alla Sanità, ASL e Comando Carabinieri per la tutela della Salute e 374 segnalazioni da parte degli Uffici periferici del Ministero della Salute. I prodotti nazionali risultati irregolari in Italia sono stati 115: di questi, 62 sono stati segnalati dagli altri Stati, i rimanenti dal sistema di allerta nazionale. L’Italia è il quinto paese europeo per numero di notifiche, l’ottavo se si considerano anche i paesi terzi fra i quali Cina, Turchia e India, che occupano i primi tre posti per numero di notifiche per prodotti non regolari. Fra i prodotti segnalati in Italia, la tipologia è molto varia: ai primi posti ci sono i prodotti della pesca, seguiti dall’alimentazione animale, da frutta e vegetali, ma non mancano gelati e dolciumi, latte e derivati, carne, cereali, zuppe e minestre. Come detto, il paese di origine delle merci per il quale sono state più numerose le notifiche è la Cina (386), seguita da Turchia e India.
Quali sono le principali irregolarità riscontrate dal Rasff? Fra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche riguardano il riscontro della Salmonella (507 segnalazioni), seguita da Listeria monocytogenes ed E. coli. I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il RASFF sono invece le micotossine (496) e i residui di fitofarmaci (398), seguiti da metalli pesanti (soprattutto mercurio, cadmio e piombo). Sono ancora numerose risultano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta (137), in aumento rispetto all’anno precedente (78).

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