Tv, “Grande Fratello”: presentato esposto Codacons ad Agcom
Il Grande Fratello e la sua carovana di “gieffini” ci hanno abituato da temo a scandali e colpi di scena al limite delle regole del buon gusto. Lontani sono ormai i tempi della prima edizione del reality, quella del compianto Pietro Tarricone e del deus ex machina della comunicazione a Cinque Stelle, Rocco Casalino, per intenderci. All’epoca fecero scandalo le effusioni notturne ben nascoste sotto le lenzuola o dentro improvvisate capanne di cuscini. Ben poca cosa se paragonato a ciò è accaduto, di edizione in edizione, nella casa più spiata d’Italia. Ad ogni nuovo GF l’asticella del “trash” è stata alzata sempre un po’ di più ma mai come quest’anno la polemica e la disapprovazione da parte del pubblico era stata così alta.
Le numerose proteste giunte dai telespettatori circa il basso livello mai raggiunto da un programma televisivo in Italia e i casi di violenza verbale e bullismo emersi nel corso delle puntate hanno portato il Codacons ad annunciare un esposto dell’associazione all’Agcom con cui si chiede l’oscuramento della trasmissione.
Il programma, secondo il Codacons, viola le disposizioni vigenti e potrebbe gravemente compromettere lo sviluppo psichico e morale dei minori, anche a causa di precise scelte degli autori nei montaggi e nell’individuazione dei concorrenti.
“Segnaliamo come si siano susseguiti gravissimi episodi di omofobia, razzismo, bullismo, nel corso del programma molto seguito in prima serata, con milioni di spettatori tra cui ragazzi e giovanissimi che guardano e potrebbero imitare comportamenti del genere”, si legge nell’esposto, “La televisione ha già – e sempre più potrà avere – una rilevante incidenza sulla formazione e sull’educazione dei minori ai principi fondamentali per lo sviluppo della società civile e il processo di regolamentazione riguarda, quindi, sia le trasmissioni specificatamente dedicate ai ragazzi sia la più generale politica dei programmi televisivi e della pubblicità”.
Lampante, secondo il parere dell’associazione, è la violazione dell’art. 4 let. B) del D.lgs. 177/05 laddove si prevede che, tra i “Principi generali del sistema radiotelevisivo a garanzia degli utenti”, “la disciplina del sistema radiotelevisivo garantisce”, tra l’altro: “la trasmissione di programmi che rispettino i diritti fondamentali della persona, essendo, comunque, vietate le trasmissioni che contengono incitamenti all’odio o che inducono ad atteggiamenti di intolleranza basati su differenze di razza, sesso, religione o nazionalità o che, anche in relazione all’orario di trasmissione, possono nuocere allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori o che presentano scene di violenza gratuita o insistita o efferata ovvero pornografiche”.
“Di conseguenza”, continua il Codacons, “quanto verificatosi nel programma costituisce fatto di per sé idoneo a pregiudicare lo sviluppo morale e psichico dei minori in ragione della natura offensiva e diseducativa sia delle frasi ingiuriose, che delle affermazioni scurrili e denigratorie oltre che maleducate, il tutto aggravato anche da condotte trash, aggressioni verbali, volgarità, violenza, bullismo e odio”.
Con l’esposto il Codacons ha chiesto a Mediaset di intervenire affinché si provveda a sospendere il programma essendo lo stesso idoneo, per i suoi contenuti, a ledere i principi fondamentali posti a tutela soprattutto degli utenti e dei minori.
All’Agcom si chiede di fare le opportune verifiche e in conseguenza irrogare le sanzioni previste dalla legge nei confronti d Mediaset, degli autori della trasmissione, del conduttore e dei montatori, valutando l’oscuramento immediato della trasmissione Grande Fratello.
